Internet è stato originariamente progettato come una vasta rete di computer che avrebbe connesso persone da tutto il mondo, permettendo loro di condividere informazioni e comunicare tra loro. Ma negli ultimi anni, l’Internet è diventato sempre più piccolo e limitato.

Ciò è stato causato in parte dalla centralizzazione delle grandi società di tecnologia come Google, Facebook e Amazon, che detengono enormi quantità di dati e controllo sul flusso di informazioni online. Inoltre, l’uso crescente di algoritmi di raccomandazione e di filtraggio dei contenuti ha portato a un’esperienza online personalizzata, ma anche ristretta.
Questo ambiente online ristretto ha portato a una serie di problemi, tra cui la diffusione di disinformazione e teorie della cospirazione, l’isolamento delle persone in “bolle” e la perdita della diversità di opinioni.
Ma non deve essere così. Ci sono molte soluzioni possibili per rendere l’Internet più ampio e diversificato. Una di queste è quella di ridurre la centralizzazione delle grandi società di tecnologia, incoraggiando l’uso di piattaforme decentralizzate e di proprietà degli utenti. Queste piattaforme, come Mastodon e Scuttlebutt, consentono agli utenti di creare le proprie comunità online e di controllare i propri dati.
Un’altra soluzione è quella di promuovere l’alfabetizzazione mediatica e la capacità critica tra gli utenti di Internet. In questo modo, le persone potrebbero essere in grado di valutare in modo più accurato le fonti di informazione e di evitare la diffusione di disinformazione e teorie della cospirazione.
Infine, potrebbe essere utile incentivare la diversità delle opinioni online, ad esempio attraverso l’uso di strumenti che espongono gli utenti a prospettive diverse e contrastanti.
In sintesi, Internet non è destinato ad essere così piccolo e limitato come è diventato negli ultimi anni. Ci sono molte soluzioni possibili per allargare e diversificare l’esperienza online, e noi come utenti possiamo fare la nostra parte per promuovere una rete più ampia e aperta.