Nel 2024, le multinazionali si trovano di fronte a una serie di decisioni critiche riguardo la loro presenza in Cina, in un contesto caratterizzato da crescenti rischi e tensioni geopolitiche. Questi fattori hanno spinto molte aziende a riconsiderare le loro strategie di investimento e operazioni nel paese.

Una tendenza emergente è la diversificazione delle catene di approvvigionamento. Alcune multinazionali hanno iniziato a spostare le loro risorse in altri paesi, come l’India o il Vietnam, specialmente nei settori dove i rischi di concentrazione sono alti, come l’elettronica di consumo. Tuttavia, questo spostamento non è così significativo come si potrebbe pensare. Sebbene l’esportazione di elettronica dalla Cina agli Stati Uniti sia diminuita, la quota di mercato della Cina nella produzione globale è rimasta elevata, passando dal 20% al 30% tra il 2010 e il 2021.
La competitività delle aziende locali cinesi sta crescendo rapidamente, sfidando le multinazionali in diversi settori. Ad esempio, nel mercato dei veicoli elettrici e degli smartphone, i marchi cinesi rappresentano circa l’80% del mercato totale. Questo è dovuto sia all’innovazione e alla qualità dei prodotti cinesi, sia a un cambio di percezione dei consumatori locali, che ora tendono a preferire i marchi nazionali rispetto a quelli stranieri.
D’altro canto, la Cina rimane un mercato cruciale per alcuni settori, come l’automobilistico, i beni di lusso e l’attrezzatura industriale, che rappresentano una quota significativa del mercato globale. Le aziende in questi settori non possono permettersi di ignorare il mercato cinese.
Le nuove leggi e regolamenti introdotti in Cina, come le misure per l’amministrazione della registrazione di alimenti formulati per scopi medici speciali e i cambiamenti nelle tariffe di importazione ed esportazione previsti per il 2024, riflettono l’impegno del paese nell’aggiornare il suo quadro normativo e nel promuovere settori come la manifattura avanzata e le tecnologie sostenibili.
Infine, i rischi geopolitici e le tensioni tra Cina e Stati Uniti, insieme alla recente revisione della Legge sul Contraspionaggio in Cina, hanno sollevato preoccupazioni tra le aziende straniere riguardo alla maggiore incertezza nell’ambiente di business. Le previsioni economiche indicano un rallentamento della crescita della Cina, con un calo del tasso di crescita previsto dal 5,2% nel 2023 al 4,5% nel 2024.
In sintesi, mentre la Cina continua a rappresentare un’opportunità significativa per le multinazionali, le sfide e i rischi stanno diventando sempre più complessi, spingendo molte aziende a rivedere le loro strategie e operazioni nel paese.