pidocchi

I pidocchi sono dei piccoli insetti parassiti che si nutrono di sangue. Possono essere classificati in pidocchi del capo, pidocchi del corpo e pidocchi del pube.

I pidocchi restano attaccati alle vesti e ai capelli grazie alle sei zampe di cui sono dotati, non hanno ali e il contagio accade per contatto. Hanno una lunghezza che va dai due ai quattro millimetri per mezzo millimetro di larghezza. Sono di colore bianco-grigio e hanno la testa a punta, mentre quelli del pube hanno una forma piatta, infatti, sono conosciuti con il nome volgare di piattole. I pidocchi depongono tra le cinquanta e le trecento uova, hanno un colore bianco e a occhio nudo sono simili a dei puntini. Di solito sono deposte nella parte anteriore del capo e restano ben attaccati ai capelli.

uova-pidocchi

Il sintomo più riconoscibile è il prurito, i pidocchi quando si nutrono morde la cute iniettando la saliva che provoca una reazione allergica nella persona causando appunto eritema e prurito. Ogni femmina di pidocchio si nutre di circa un milligrammo di sangue al giorno. I pidocchi nei paesi sottosviluppati sono vettori di malattie contagiose come il tifo esentematico e la febbre epidemica. Poiché i pidocchi non presentano ali, il contagio avviene tra persona o oggetto infetto e persona sana. Si è facilmente contagiati se non si attua una corretta igiene personale. È importantissimo non usare spazzole, pettini, sciarpe e cappelli altrui.

Il contagio di solito è molto frequente in età scolare, perché la scuola è uno dei luoghi in cui essendoci tantissimi bambini, c’è la possibilità che un solo bambino possa infettare tutti gli altri. Per prevenire il contagio è importante non solo non prestare le cose personali ma legare i capelli, utilizzare una lozione protettiva venduta in farmacia e di tanto in tanto pettinare i capelli con un pettine dai denti strettissimi.