Il restringimento della Luna potrebbe avere un impatto sulle future missioni

L’esplorazione lunare è al centro di una scoperta sorprendente che potrebbe influenzare significativamente le future missioni sulla Luna: il nostro satellite naturale si sta restringendo, un fenomeno che sta causando terremoti lunari (o moonquakes) e potenziali problemi per gli astronauti. Questa contrazione è il risultato del raffreddamento dell’interno ancora caldo della Luna e delle forze di marea esercitate dalla Terra, che provocano una riduzione globale delle sue dimensioni. Le scoperte recenti evidenziano come questa dinamica stia generando zone di faglia associate a attività sismica, in particolare nelle regioni polari lunari, dove sono previsti atterraggi umani nelle future missioni Artemis della NASA.

Il restringimento della Luna potrebbe avere un impatto sulle future missioni
Foto@Pixabay

La riduzione delle dimensioni della Luna, che ha visto la sua circonferenza diminuire di oltre 50 metri negli ultimi centinaia di milioni di anni, ha portato alla formazione di scarpate a lobi, creando una superficie lunare irregolare con il potenziale per attività sismica significativa. La rilevanza di questo fenomeno è stata sottolineata da studi che hanno identificato la presenza di terremoti lunari profondi, causati sia dallo slittamento lungo faglie esistenti sia dalla formazione di nuove faglie di spinta a causa della contrazione globale in corso.

Un aspetto particolarmente intrigante dei terremoti lunari è che, a differenza dei terremoti terrestri che di solito durano solo pochi secondi o minuti, possono persistere per ore. Ciò è stato dimostrato da un terremoto lunare di magnitudo 5 registrato negli anni ’70 dall’Apollo Passive Seismic Network, ora collegato a faglie recentemente rilevate dal Lunar Reconnaissance Orbiter. Questi eventi sismici possono causare notevoli deviazioni della superficie lunare, rendendo le regioni affette particolarmente rischiose per gli insediamenti umani e le infrastrutture.

Il suolo lunare, composto da una miscela di ghiaia secca e polvere, reso friabile e fragile da miliardi di anni di impatti di asteroidi e comete, è particolarmente suscettibile a scuotimenti e frane. Questa composizione superficiale aumenta il rischio che attività sismiche, anche di lieve entità, possano avere effetti devastanti sulle strutture e sulle attività umane sulla Luna.

La NASA, progredendo con le sue missioni Artemis, che mirano non solo a rivedere la Luna ma a stabilire una presenza a lungo termine con osservatori, avamposti e insediamenti lunari, deve affrontare queste sfide. Comprendere e mitigare i rischi associati ai terremoti lunari e alla contrazione del satellite diventa cruciale per garantire la sicurezza degli astronauti, delle apparecchiature e delle infrastrutture. Questa ricerca non solo aiuta a preparare meglio le missioni future, ma migliora anche la nostra conoscenza e comprensione della geologia lunare e delle sue implicazioni per l’esplorazione umana​​​​.

In sintesi, mentre ci avviciniamo al ritorno dell’umanità sulla superficie lunare, armati di queste nuove conoscenze, diventa più chiaro quali sfide dobbiamo affrontare per stabilire una presenza umana sostenibile. La ricerca sui cambiamenti della Luna e i rischi sismici associati segna un passo significativo nella nostra comprensione del nostro satellite naturale, sottolineando l’importanza di una pianificazione attenta e di una progettazione infrastrutturale resiliente per le future missioni lunari.

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