General Motors, in collaborazione con il colosso sudcoreano LG Energy Solution, ha annunciato un’innovazione che potrebbe segnare una svolta decisiva per il mercato dei veicoli elettrici. Si tratta della prima batteria LMR (litio-manganese stratificato) destinata alla produzione automobilistica, una tecnologia che promette fino a 640 km di autonomia con una sola carica, a costi notevolmente inferiori rispetto agli attuali standard.

Il lancio della produzione in serie è previsto per il 2028, ma gli effetti dell’annuncio si fanno già sentire: secondo gli esperti, questa batteria potrebbe trasformare radicalmente il settore EV, rendendo più accessibili i modelli elettrici senza sacrificare prestazioni o sicurezza.
Cos’è la tecnologia LMR e perché è rivoluzionaria?
Il settore delle batterie per veicoli elettrici è attualmente dominato da tre principali tecnologie:
- LFP (litio ferro fosfato): economica e durevole, ma con densità energetica limitata.
- NCM (nichel-cobalto-manganese): ad alte prestazioni, ma molto costosa e dipendente da materie prime critiche.
- LMR (litio-manganese stratificato): la nuova arrivata, che punta a combinare il meglio dei due mondi.
La batteria LMR di GM utilizza un catodo composto per il 60-70% da manganese, un materiale più abbondante e meno costoso rispetto a cobalto e nichel. Questo consente di mantenere un’elevata densità energetica – circa il 33% in più rispetto alle LFP – con un prezzo competitivo.
Un cambio di passo per la mobilità elettrica
Secondo quanto riportato dalla stessa General Motors, l’obiettivo è sostituire gradualmente le batterie NCM, riducendo così il costo di produzione dei veicoli elettrici e favorendone una diffusione su larga scala.
La nuova composizione chimica è stata stabilizzata con successo, superando i problemi di instabilità che in passato avevano penalizzato le batterie al manganese. Questo significa maggiore durata, affidabilità e sicurezza, fondamentali per l’adozione di massa sia nel settore consumer che in quello delle flotte aziendali.
Come evidenziato da Electrek, test indipendenti mostrano che le celle LMR di GM potrebbero diventare la soluzione ideale per SUV e pick-up elettrici, veicoli che richiedono elevate prestazioni e lunga autonomia.
Batterie prismatiche: più spazio, meno sprechi
Un altro aspetto innovativo è il formato prismatico delle celle. A differenza delle tradizionali celle cilindriche, le celle prismatiche hanno una forma “a cubo” che permette un utilizzo più efficiente dello spazio all’interno del pacco batteria.
Questo si traduce in:
- Più energia per ogni volume occupato
- Pacchi batteria più compatti e leggeri
- Minori costi di produzione
- Miglioramenti nell’autonomia complessiva del veicolo
Secondo uno studio di BloombergNEF, l’efficienza volumetrica sarà uno dei fattori chiave per il successo delle batterie EV nei prossimi anni.
Un passo verso veicoli elettrici più accessibili
Il vero obiettivo di GM è rendere i veicoli elettrici più economici per l’utente finale, contribuendo così alla transizione globale verso la mobilità sostenibile. Riducendo il costo delle batterie, che rappresentano fino al 40% del costo totale di un’auto elettrica, sarà possibile abbassare i prezzi di listino e democratizzare l’accesso alla tecnologia EV.
Quando arriveranno le nuove batterie?
La produzione su vasta scala delle batterie LMR dovrebbe iniziare entro il 2028, con l’adozione iniziale prevista sui modelli SUV e pick-up elettrici di GM, come il Chevrolet Silverado EV e i futuri veicoli Ultium.
Fonti autorevoli:
- General Motors – Official battery innovation announcement
- Electrek – GM unveils new manganese-based battery tech
- InsideEVs – LMR battery explained

Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.