Nel 2024, il Superbonus in Italia subirà importanti cambiamenti, sia in termini di applicazione che di controlli fiscali. Uno degli aspetti più rilevanti riguarda l’intensificazione dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate sugli immobili che hanno beneficiato di questa agevolazione fiscale.

Queste verifiche, previste dal disegno di Legge di Bilancio 2024, si concentreranno principalmente sulle mancate comunicazioni in casi di frazionamento in più unità immobiliari. L’obiettivo è di assicurare che le operazioni di frazionamento rispettino le normative e non siano utilizzate impropriamente per ottenere vantaggi fiscali.
Un’altra modifica significativa è la riduzione dell’aliquota del Superbonus. Dal 2024, il credito d’imposta sarà calcolato sul 70% delle spese sostenute, anziché sul precedente 110%. Questo cambiamento rappresenta una sfida per i condomini e le famiglie che dovranno affrontare la differenza di copertura per il completamento dei lavori. Inoltre, si prevedono potenziali controversie e ritardi nei cantieri a causa di questa riduzione.
Il decreto legge del 2024 introduce anche restrizioni sulla cessione del credito d’imposta per specifici interventi, come quelli relativi alla demolizione e ricostruzione in zone sismiche. Inoltre, si prevede un rafforzamento dei requisiti per i bonus legati all’abbattimento delle barriere architettoniche, con l’introduzione di una asseverazione specifica e la tracciabilità dei pagamenti.
La situazione si complica ulteriormente per quanto riguarda il finanziamento del Superbonus. Il Governo ha previsto la copertura della differenza tra il 70% e il 110% per i lavori certificati entro la fine del 2023. Tuttavia, le risorse statali sembrano insufficienti per il 2024, e ci sono preoccupazioni sul fatto che il costo delle decisioni relative al Superbonus possa ricadere in gran parte sulle spalle delle imprese edili e delle famiglie.
Le reazioni politiche al decreto sul Superbonus sono state miste. Da un lato, ci sono state critiche sulle decisioni prese dal Governo, mentre dall’altro, alcuni partiti hanno proposto emendamenti per estendere l’agevolazione al 2024.
In questo contesto complesso, il Superbonus rimane una misura importante per l’efficienza energetica e il miglioramento delle abitazioni in Italia, nonostante le sfide e i cambiamenti previsti per il prossimo anno.