Nel 2024, in Italia, i bonus edilizi rappresentano un’opportunità significativa per chi intende ristrutturare o migliorare la propria abitazione, grazie a diverse agevolazioni fiscali. Questi incentivi sono stati definiti da vari decreti e leggi, come il Decreto Superbonus, il Decreto-legge Milleproroghe e la Legge di Bilancio 2024.

Uno degli incentivi più rilevanti è il Bonus Ristrutturazioni, che prevede una detrazione fiscale del 50% fino a un massimo di 96.000 euro di spesa per unità immobiliare. Questo bonus è applicabile sia per lavori di manutenzione ordinaria (come l’installazione di ascensori, la realizzazione di servizi igienici, la sostituzione di infissi esterni, ecc.) che per manutenzione straordinaria. È interessante notare che anche i lavori realizzati in economia, ovvero quelli eseguiti personalmente, rientrano nell’agevolazione, limitatamente alle spese per i materiali utilizzati. Le detrazioni si applicano in dieci quote annuali di pari importo.
Altri bonus importanti includono:
- Ecobonus: Questo prevede detrazioni dal 50% al 65% per interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici. I limiti di spesa variano a seconda del tipo di lavoro, con un massimo di 100.000 euro per la riqualificazione energetica e 60.000 euro per interventi sull’involucro degli edifici o per l’installazione di pannelli solari.
- Bonus Verde: Detrazione del 36% fino a un tetto di spesa di 5.000 euro per lavori su terrazzi e giardini.
- Sismabonus: Fornisce detrazioni dal 50% all’85% per interventi antisismici, con limiti di spesa che variano in base al tipo di lavoro e al numero di classi di rischio ridotte.
Inoltre, è presente il Bonus Mobili, che offre una detrazione del 50% fino a un massimo di 5.000 euro per l’acquisto di arredi destinati agli immobili ristrutturati.
Da notare che alcuni bonus precedenti, come il Superbonus 110% e il Bonus Casa Green per l’acquisto di immobili residenziali di classe energetica A e B, non sono stati prorogati nel 2024.
È importante sottolineare che il beneficiario di queste detrazioni deve essere un contribuente che paga le imposte sui redditi (IRPEF o IRES). Inoltre, il bonus va dilazionato in dieci rate annuali, e il beneficiario deve avere un certo rapporto con l’immobile (come proprietario, nudo proprietario, usufruttuario, locatario, ecc.).
Queste informazioni sono tratte da diverse fonti affidabili, tra cui LavoriPubblici.it, InformazioneFiscale.it, Sky TG24, Ediltecnico.it, PMI.it, PGCasa.it, e Edilizia.com. Tuttavia, per una panoramica completa e dettagliata, è sempre consigliato consultare le normative vigenti e, se necessario, rivolgersi a professionisti del settore.