Riscaldamento Globale, potrebbe arrivare un parasole spaziale

Il riscaldamento globale è una realtà e sempre più le sue conseguenze sono su di noi.

Potremmo pensare che il riscaldamento globale non influisca su di noi, ma il fatto è che ha già iniziato ad avere conseguenze disastrose.

Inondazioni improvvise, siccità, iceberg che si staccano, cicloni sono alcune delle manifestazioni del riscaldamento globale.

Sebbene ne siamo consapevoli e preoccupati e stiamo facendo del nostro meglio per controllarlo, non è stato possibile vedere alcun impatto significativo fino ad oggi.

Gli scienziati hanno escogitato nuove strategie per affrontare il problema. Negli ultimi anni uno scienziato ha suggerito un’idea ambiziosa per contenere il riscaldamento globale.

L’astronomo dell’Università dell’Arizona Roger Angel ha suggerito di mettere una sorta di ombrelloni nello spazio e ha dettagliato la sua idea in un documento “Fattibilità del raffreddamento della Terra con una nuvola di piccoli veicoli spaziali vicino a L1” negli Atti della National Academy of Sciences.

Suggerisce di lanciare una costellazione di trilioni di piccoli veicoli spaziali in volo libero a un milione di miglia sopra la Terra in un’orbita allineata con il sole, chiamata orbitaL-1.

Questo veicolo spaziale formerebbe una lunga nuvola cilindrica e avrebbe un diametro circa la metà di quello della Terra e circa 10 volte più lungo.

Si suggerisce che circa il 10 per cento della luce solare che passa attraverso la lunghezza di 60.000 miglia, che punta longitudinalmente tra la Terra e il sole, sarebbe deviata lontano dal nostro pianeta.

Ciò comporterebbe una riduzione uniforme della luce solare di circa il 2% sull’intero pianeta e bilancerebbe il riscaldamento dell’anidride carbonica nell’atmosfera terrestre.

L’uso dell’ombra spaziale è stato proposto per la prima volta da James Early del Lawrence Livermore National Laboratory nel 1989.

Le prime idee erano per strutture più grandi e più pesanti che avrebbero dovuto essere prodotte e lanciate dalla luna, il che è piuttosto futuristico“, ha detto Angel.

Volevo realizzare un parasole fatto da piccoli ‘volantini’, veicoli spaziali piccoli, leggeri ed estremamente sottili che potessero essere completamente assemblati e lanciati dalla Terra, in pile di un milione alla volta. Quando avessero raggiunto L1, si sarebbero aperti. Non c’è niente da assemblare nello spazio“.

Angel propone di progettare volantini leggeri fatti di pellicola trasparente traforata con piccoli fori e avrebbe un diametro di due piedi, uno spessore di 1/5000 di pollice e un peso di circa un grammo, lo stesso di una grande farfalla.

Suggerisce di utilizzare gli specchi della tecnologia “MEMS” come minuscole vele che si inclinano per mantenere la posizione dei volantini nella costellazione orbitante.

Una volta spinti oltre l’atmosfera terrestre, le pile di volantini sarebbero state guidate verso l’orbitaL-1 da una propulsione ionica a energia solare, sperimentata dall’orbiter lunare SMART-1 dell’Agenzia spaziale europea e dalla sonda Deep Space 1 della NASA.

Ha aggiunto: “Il parasole non può sostituire lo sviluppo di energia rinnovabile, l’unica soluzione permanente. Un livello simile di innovazione tecnologica e investimenti finanziari potrebbe assicurarlo“.

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