Negli ambienti sanitari, la pulizia e la sanificazione non sono solo attività igieniche: sono misure di prevenzione fondamentali per ridurre il rischio di infezioni correlate all’assistenza (ICA). Per questo, esistono linee guida nazionali e internazionali specifiche, redatte da enti sanitari ufficiali come l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Approfondiamo quali sono i protocolli standard per la pulizia ambientale in ambito ospedaliero e sanitario, con riferimenti aggiornati e fonti ufficiali.

Cos’è la sanificazione ambientale in ambito sanitario?
La sanificazione è l’insieme delle procedure volte a eliminare microrganismi patogeni da superfici, strumenti e ambienti clinici.
Include:
- Pulizia (rimozione fisica di sporco e materiale organico)
- Detersione (uso di detergenti)
- Disinfezione (uso di agenti chimici per eliminare microrganismi)
- A volte, sterilizzazione (per oggetti critici)
Principali linee guida in vigore
1. Linee guida ISS e Ministero della Salute (Italia)
Il Rapporto ISS COVID-19 n. 25/2020 è uno dei principali riferimenti normativi post-pandemia. Contiene le indicazioni per:
- Pulizia e disinfezione giornaliera
- Sanificazione straordinaria in caso di contagi
- Uso corretto dei DPI per il personale addetto
2. OMS – WHO Guidelines on Infection Prevention and Control
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda:
- Standardizzazione delle procedure
- Utilizzo di detergenti e disinfettanti efficaci
- Formazione del personale
- Monitoraggio e audit regolari
Fonte: WHO Guidelines on Core Components of IPC
https://www.who.int/publications/i/item/9789241511505
3. ECDC – European Centre for Disease Prevention and Control
Include raccomandazioni su:
- Frequenza e modalità di sanificazione nelle diverse aree (degenza, terapia intensiva, sale operatorie)
- Gestione dei rifiuti infetti
- Sorveglianza ambientale
Fonte: ECDC – Environmental cleaning in healthcare facilities
https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data
Zone a rischio: classificazione degli ambienti sanitari
La sanificazione segue protocolli diversi a seconda del livello di rischio biologico:
Tipo di ambiente | Livello di rischio | Frequenza |
---|---|---|
Sale operatorie | Altissimo | Dopo ogni intervento |
Terapia intensiva | Alto | Più volte al giorno |
Ambulatori e uffici | Medio | Giornaliera |
Aree comuni (corridoi, sale d’attesa) | Basso | Regolare |
Ogni struttura deve avere un piano scritto e aggiornato con le responsabilità assegnate e le frequenze stabilite per ciascuna area.
Prodotti utilizzati e concentrazioni raccomandate
L’ISS raccomanda l’uso di:
- Ipoclorito di sodio allo 0,1–0,5%
- Alcol etilico al 70%
- Perossido di idrogeno stabilizzato in ambienti chiusi
L’efficacia dipende dal tempo di contatto e dalla corretta applicazione. Ogni prodotto deve essere autorizzato dal Ministero della Salute o essere presente nell’elenco PMC (Presidi Medico Chirurgici).
Chi è responsabile della sanificazione?
Secondo le norme ISO 9001 e UNI EN 14065, ogni struttura deve:
- Avere un piano di sanificazione documentato
- Designare operatori formati
- Effettuare verifiche regolari di efficacia
Il personale addetto alle pulizie deve indossare correttamente i DPI, rispettare le sequenze operative e disporre di formazione continua.
La sanificazione non è solo un’azione, ma un sistema di prevenzione documentato e verificabile.
Esercizio pratico: checklist di verifica interna
Se lavori in una struttura sanitaria, prova a rispondere:
- C’è un piano scritto di sanificazione aggiornato?
- I prodotti usati sono autorizzati dal Ministero della Salute?
- Il personale è stato formato negli ultimi 12 mesi?
- Viene effettuato il controllo microbiologico delle superfici?
FAQ – Domande frequenti sulla sanificazione sanitaria
È obbligatorio sanificare tutti i giorni?
Sì, secondo le linee guida nazionali e internazionali, in base al livello di rischio della zona. Alcuni ambienti richiedono più interventi giornalieri.
La sanificazione sostituisce la pulizia?
No. La pulizia è un passaggio preliminare fondamentale. Senza rimozione dello sporco, i disinfettanti non agiscono correttamente.
Chi verifica se una struttura è conforme?
Le ASL e le autorità sanitarie locali possono effettuare controlli, ispezioni e richiedere la documentazione del piano di sanificazione.
Conclusione
La sanificazione degli ambienti sanitari è una pratica fondamentale per la sicurezza dei pazienti e del personale. Non si tratta solo di pulizia, ma di un processo standardizzato, tracciabile e normato che ha un impatto diretto sulla prevenzione delle infezioni ospedaliere.
Una struttura sanitaria ben sanificata è una struttura che cura, protegge e previene.
Fonti attendibili

Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.