Il Ritorno all’Energia Nucleare per Sostenere l’Intelligenza Artificiale

Con la crescente domanda energetica causata dall’addestramento e funzionamento dei sistemi di intelligenza artificiale, le grandi aziende tecnologiche come Microsoft, Google e Amazon stanno tornando all’energia nucleare per alimentare i loro data center. L’incremento del consumo di energia legato alle operazioni AI ha portato queste società a considerare il nucleare come una soluzione per soddisfare i loro obiettivi energetici senza compromettere la sostenibilità.

Il Ritorno a Energia Nucleare per Sostenere Intelligenza Artificiale
foto@pixabay

La Riattivazione del Reattore Nucleare di Three Mile Island

Uno degli esempi più significativi di questa tendenza è la riattivazione del reattore nucleare “Three Mile Island” in Pennsylvania, noto per il disastro del 1979. Questo reattore, che dovrebbe tornare operativo nel 2028, sarà rimesso in funzione grazie a un accordo ventennale tra Microsoft e Constellation Energy, il gestore dell’impianto. L’impianto, ribattezzato “Crane Clean Energy Center”, fornirà energia necessaria ai data center di Microsoft, contribuendo a soddisfare l’enorme fabbisogno energetico richiesto dall’AI. Questo segna la prima riattivazione di un reattore nucleare negli Stati Uniti dopo essere stato spento.

L’Interesse di Google e Amazon per i Piccoli Reattori Modulari (SMR)

Anche Google sta esplorando l’energia nucleare, ma con un approccio diverso. L’azienda sta investendo nei piccoli reattori modulari (SMR), che offrono vantaggi in termini di flessibilità e costi ridotti rispetto alle centrali nucleari tradizionali. Google ha annunciato piani per utilizzare questi reattori per accelerare la transizione verso l’energia pulita negli Stati Uniti, ordinando sei o sette reattori dalla Kairos Power. Questi reattori dovrebbero essere completati entro il 2035, con un primo reattore dimostrativo previsto per il 2027.

Amazon non è da meno e sta investendo mezzo miliardo di dollari nello sviluppo degli SMR, stringendo accordi per l’energia prodotta da quattro dei moduli previsti. L’azienda ha sottolineato che l’energia nucleare, priva di emissioni di carbonio e altamente scalabile, è una scelta strategica per soddisfare la crescente domanda di energia legata all’intelligenza artificiale.

La Necessità di Energia per l’Intelligenza Artificiale

La transizione verso l’intelligenza artificiale ha fatto schizzare alle stelle il consumo di energia nei data center globali. Attualmente, questi centri utilizzano tra l’1% e il 2% dell’energia prodotta a livello mondiale, con una crescita prevista del 160% entro il 2030. Tale aumento ha messo in crisi gli obiettivi di sostenibilità delle aziende tecnologiche, con Google che ha registrato un aumento del 13% nelle sue emissioni di CO2 in un solo anno.

Secondo uno studio, le emissioni complessive dei data center di giganti tecnologici come Google, Microsoft, Meta e Apple potrebbero essere superiori del 662% rispetto ai dati ufficiali. La soluzione individuata da queste aziende sembra risiedere nel ritorno all’energia nucleare, sia tramite la riattivazione di impianti esistenti sia attraverso l’adozione di nuove tecnologie come gli SMR.

Critiche e Sfide Legate all’Energia Nucleare

Nonostante l’interesse crescente per il nucleare, ci sono numerose critiche a questo ritorno. Gli ambientalisti e gli scienziati sollevano preoccupazioni riguardo alla sicurezza, allo smantellamento degli impianti e allo smaltimento delle scorie nucleari, ancora senza risposte definitive. In particolare, gli SMR, pur promettendo maggiore efficienza, generano comunque rifiuti nucleari e comportano emissioni legate alla loro costruzione e demolizione.

Inoltre, la questione dell’impatto sulle riserve idriche è una delle principali preoccupazioni legate al nucleare, dato che molte centrali richiedono enormi quantità d’acqua per il raffreddamento.

Conclusione

L’intelligenza artificiale sta rapidamente diventando una delle principali cause dell’aumento della domanda energetica globale, spingendo le aziende tecnologiche a esplorare soluzioni energetiche alternative come il nucleare. Sia con la riattivazione di impianti come “Three Mile Island” sia con l’investimento nei piccoli reattori modulari, giganti come Microsoft, Google e Amazon vedono nel nucleare una fonte pulita e scalabile per alimentare il futuro digitale. Tuttavia, le questioni legate alla sicurezza e allo smaltimento delle scorie nucleari continuano a sollevare dibattiti su quanto sia veramente sostenibile questa soluzione a lungo termine.

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