Da decenni ormai il nostro paese è considerato meta di immigrazione: nonostante milioni di nostri connazionali vivono e lavorano in altri stati, tantissimi scelgono il nostro paese come meta finale dei propri viaggi della “speranza”, per sfuggire dalla povertà o dalla violenza dei propri paesi di origine.

Ogni anno, quindi, arrivano nelle nostre regioni migliaia di profughi, che cercano la loro occasione di rivalsa, e tanti cercano di ottenere lo status di rifugiati.

Ma chi sono i rifugiati?

Rifugiato è un termine giuridico che indica chi è fuggito o è stato espulso dal suo paese originario a causa di discriminazioni politiche, religiose, razziali, di nazionalità, o perché appartenente ad una categoria sociale di persone perseguitate, e trova ospitalità in un Paese straniero che riconosce legalmente il suo status.

Ciò che caratterizza il rifugiato è l’aver ricevuto dalla legge dello Stato che lo ospita o dalle convenzioni internazionali questo status, mentre il profugo è chiunque scappa dal proprio paese per la guerra o per le persecuzioni.

Per richiedere il riconoscimento dello status di rifugiato è necessario presentare una domanda motivata con l’indicazione delle persecuzioni subite e delle possibili ritorsioni in caso di rientro nel proprio Paese e, nei limiti del possibile, documentata.