Tra le tasse più odiate e, diciamocela tutta, anche tra le più esose, c’è senza dubbio la Tari: ma cos’è e a chi tocca pagarla?
La TARI (acronimo di TAssa sui Rifiuti) è la tassa che si paga per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Come spiega il Mef, questa tassa “è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre i rifiuti medesimi”.
Sono escluse dalla Tari le aree oggettivamente inutilizzabili e che quindi non sono interessate dalla fruizione del servizio pubblico di nettezza urbana.
I Comuni possono determinare la propria tariffa commisurando la tassa al costo del servizio e alla quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie.
Per quanto riguarda il pagamento, si può pagare o in un’unica soluzione entro il 31 maggio di ogni anno
oppure in due soluzioni: l’acconto entro il 31 maggio e il saldo entro il 30 novembre. La Tari può essere pagata con modello F24 oppure tramite i bollettini postali precompilati che arrivano con la cartella di pagamento.