Lente di ingrandimento o primo microscopio?

Agenda Digitale

Oggi parliamo di uno strumento davvero interessante che, una volta apparso nei laboratori di tutto il mondo, ha segnato il passaggio da una semplice lente di ingrandimento a un vero e proprio microscopio: il microscopio da dissezione.

Nessuno sa con precisione quando sia stata creata la prima lente di ingrandimento; alcuni attribuiscono la sua invenzione agli antichi egizi, altri ritengono che sia merito degli antichi greci. Con il progresso della scienza e della tecnologia, nel corso dei secoli si è sentito il bisogno di modificare questo strumento per adattarlo a lavori sempre più minuziosi, fino ad arrivare a modelli più moderni e tecnologici che puoi trovare cliccando qui.

Lente di ingrandimento o primo microscopio

Il microscopio con una lente di ingrandimento

Il microscopio da dissezione è formato da una lente di ingrandimento removibile sorretta da un supporto mobile fissato a un’asta che è a sua volta sostenuta da un treppiede. La lente di ingrandimento ha un fattore di ingrandimento di 10X.

Grazie a questo dispositivo di supporto, la lente di ingrandimento può essere spostata sia parallelamente (a destra e a sinistra), sia perpendicolarmente (in alto e in basso) al piano del tavolo, permettendo così di osservare oggetti sotto la lente su una lunghezza relativamente ampia e a distanza variabile

Nella base del treppiede (spesso a forma di ferro di cavallo) è inserita una staffa che funge da sostegno per il vetrino. Ai suoi lati, vengono installati dei piccoli bracci metallici che possono essere mossi con le mani e servono per maneggiare l’oggetto sotto esame.

Infine, sotto il vetrino viene installato uno specchio che può essere mosso in modo da fargli assumere diverse inclinazioni. Questo permette non solo di vedere l’oggetto su entrambi i lati, ma anche di riflettere la luce proveniente dall’alto e assicurare l’illuminazione ideale del campione esaminato.

Il nome dello strumento richiama chiaramente la mansione per cui è stato inventato. I primi modelli, infatti, sono stati costruiti dai biologi per poter esaminare e studiare gli insetti e le parti del loro corpo. Per farlo, c’era bisogno di usare entrambe le mani e si è quindi pensato di creare una struttura in grado di sorreggere la lente di ingrandimento e di facilitare la manipolazione e lo studio degli insetti.

 

Il microscopio da dissezione ai giorni nostri

Nel corso dei secoli, il microscopio da dissezione ha subito diverse modifiche che lo hanno trasformato prima nei microscopi ottici, poi in quelli più contemporanei che si usano adesso nella maggior parte dei laboratori del mondo.

Ciò nonostante, questa semplice lente di ingrandimento con supporto viene ancora usata nei laboratori di scuole, licei e università per avvicinare bambini e ragazzi al mondo della scienza.

Prima di tutto, il microscopio da dissezione è molto più semplice da usare rispetto a un microscopio contemporaneo. Non ha manopole, interruttori né lenti da calibrare. Basta posizionare l’oggetto da analizzare sul vetrino e muovere la lente di ingrandimento in verticale e orizzontale finché non si ottiene un’immagine ingrandita chiara. Secondariamente, i costi di questo modello sono decisamente più contenuti, tanto che può essere tenuto in considerazione come un regalo.

Ovviamente, le sue capacità sono limitate. La lente di ingrandimento del microscopio da dissezione ha un fattore di ingrandimento di 10X. I microscopi contemporanei più comuni, invece, permettono di osservare superfici piane come insetti, metalli, carta e tessuti con ingrandimenti fino a 100x. Addirittura, quelli da laboratorio (anche chiamati “biologici”) hanno un fattore di ingrandimento che arriva a 1000x e sono usati per esaminare campioni di sangue.

I microscopi moderni possono essere anche binoculari (cioè, con due oculari su cui appoggiare entrambi gli occhi). Tali modelli sono più ingombranti, ma riducono l’affaticamento della vista, distribuiscono lo sforzo su entrambi gli occhi e offrono un’immagine ingrandita più chiara e dettagliata. Infine, esistono anche i microscopi trinoculari che sono decisamente più professionali.

Next Post

La differenza tra gel e semipermanente

La differenza tra gel e semipermanente è un argomento di grande interesse per chi si occupa di cura delle unghie o per chi semplicemente ama avere mani impeccabili. Entrambi i trattamenti hanno guadagnato una notevole popolarità negli ultimi anni e offrono una vasta gamma di colori e stili per soddisfare […]
La differenza tra gel e semipermanente

Possono interessarti