A volte capita, soprattutto di notte ma anche in qualsiasi altro momento della giornata, di avvertire un fastidio all’altezza dello stomaco, come un bruciore. Ecco, si, proprio un bruciore: potrebbe essere il primo sintomo di una gastrite.

Ma cos’è la gastrite? Quali sono i sintomi che ci avvertono della presenza di una gastrite? Vediamo insieme più nel dettaglio cos’è la gastrite, quali possono esserne le cause e quali i sintomi.

La gastrite: cos’è?

La gastrite è sostanzialmente un’infiammazione della parete interna dello stomaco, della mucosa gastrica. Si può presentare in due forme, e cioè una forma acuta ed una cronica.

Pur essendo la gastrite un disturbo non grave e, nella maggior parte dei casi, temporaneo, è comunque bene non prenderla sottogamba e, in ogni caso, sottoporsi a visita medica se ne accusiamo la sintomatologia. Infatti la sintomatologia stessa, e cioè i bruciori di stomaco che in alcuni casi possono assumere anche una forma abbastanza intensa, ci creano problemi di tipo alimentare (quando mangiamo i bruciori si fanno ancora più intensi potendo provocare scompensi alimentari), ma, oltretutto, l’infiammazione può aggravarsi sfociando non di rado in ulcere gastriche e, nella peggiore delle ipotesi, in tumori allo stomaco.

La gastrite: le cause

Alla base del bruciore di stomaco, il sintomo più indicativo del disturbo, c’è un indebolimento della mucosa che riveste internamente lo stomaco e questa situazione può derivare da ben più di una causa: la più comune è un’infezione batterica, nel dettaglio un’infezione da batterio Helycobacter Piroli; ma quasi altrettanto spesso può essere determinata da un abuso di farmaci (soprattutto antinfiammatori, molti dei quali sono abbastanza gastro lesivi ed è per questo che si consiglia di assumerli a stomaco pieno, perché il processo di digestione provoca la secrezione di sostanze che hanno anche la funzione di proteggere la mucosa gastrica) o di alcolici. In alcuni casi anche un’alimentazione non corretta può portare all’insorgenza di una gastrite (ad esempio, un alimento molto comune, come il pomodoro – quello che si mette sulla pizza in particolare – è in grado di attaccare anche se in modo non particolarmente aggressivo la mucosa gastrica per cui se ne sconsiglia l’assunzione in caso di gastrite acclamata).

Anche il reflusso biliare, e cioè quella situazione per la quale il muscolo sfinterico del piloro, in caso di suoi malfunzionamenti, non trattiene più il flusso della bile in senso inverso a quello normale, può provocare una gastrite perché la bile può aggredire la mucosa gastrica.

La gastrite di origine psicosomatica, o “gastrite nervosa” non è certamente tra quelle meno frequenti: situazioni di stress psicologico intense possono causare un indebolimento della mucosa gastrica.

La sintomatologia della gastrite

Quando, come abbiamo visto, per una delle cause sopraelencate la mucosa gastrica si trova in stato di sofferenza e viene indebolita, è più sensibile all’azione delle sostanze che fisiologicamente si trovano o transitano nello stomaco. Ad esempio gli acidi gastrici se la mucosa è sana e “robusta” transitano nello stomaco senza provocare alcun sintomo mentre se la mucosa è indebolita l’attaccano provocando i tipici bruciori di stomaco.