Nei giorni scorsi, come un fulmine a ciel sereno e con grande sorpresa anche del governo che non era stato preventivamente messo al corrente, i soci di Air Italy hanno dato il via alla procedura di liquidazione.
Cosa significa? “Semplicemente” che solo ancora per qualche giorno saranno assicurati i voli, poi da fine mese i biglietti già acquistati saranno rimborsati e la compagnia smetterà di esistere.
Ma se i clienti saranno rimborsati, che ne sarà dei lavoratori?
Purtroppo, a seguito anche della smentita di Ryanair su un possibile suo interessamento a un’acquisizione, la soluzione trovata è stata la più “facile”: Air Italy ha informato del licenziamento i suoi 1.450 dipendenti, di cui la metà residenti in Sardegna.
“I liquidatori – spiega la nota della compagnia – hanno illustrato ai dipendenti la possibile evoluzione della procedura di liquidazione, confermando l’intenzione di adottare tutte le misure possibili di sostegno al reddito, compatibili a norma di legge con la procedura di liquidazione stessa”.
Le lettere di licenziamento, probabilmente, arriveranno quindi tra qualche settimana, mentre la chiusura potrebbe concludersi entro la fine dell’anno.
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