Diventare amministratore di condominio è un’opportunità professionale interessante e regolata dalla legge italiana. Con l’entrata in vigore della riforma del condominio (Legge n. 220/2012), sono stati introdotti requisiti specifici per poter esercitare questa attività. Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti, le responsabilità e il percorso per intraprendere questa carriera.

1. Requisiti per diventare amministratore di condominio
L’articolo 71-bis delle disposizioni di attuazione del Codice Civile stabilisce i requisiti per esercitare la professione di amministratore di condominio. Essi si suddividono in requisiti generali e specifici.
Requisiti generali
Per poter svolgere l’attività di amministratore di condominio, una persona deve:
- Essere in possesso della capacità di agire (ossia non essere interdetta o inabilitata);
- Non aver riportato condanne per delitti contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica, il patrimonio o per ogni altro reato non colposo con pena superiore a due anni;
- Non essere stato interdetto o inabilitato, né sottoposto a misure di prevenzione;
- Non essere nell’elenco dei protestati.
Requisiti specifici
Oltre ai requisiti generali, per diventare amministratore di condominio è necessario:
- Essere in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado;
- Aver frequentato un corso di formazione iniziale e svolgere attività di aggiornamento periodico.
È importante sottolineare che i requisiti del diploma e della formazione non si applicano a chi abbia già esercitato l’attività di amministratore di condominio per almeno un anno nei tre anni precedenti all’entrata in vigore della legge (18 giugno 2013).
2. Formazione e aggiornamento professionale
La legge prevede che l’amministratore di condominio debba seguire:
- Un corso di formazione iniziale, obbligatorio per coloro che non hanno esperienza pregressa;
- Corsi di aggiornamento periodici, che garantiscono il mantenimento delle competenze richieste.
I corsi devono essere organizzati da enti accreditati e trattano materie come:
- Normativa condominiale e urbanistica;
- Gestione finanziaria e contabile del condominio;
- Aspetti fiscali e tributari;
- Elementi di diritto civile e procedura civile;
- Tecniche di risoluzione delle controversie condominiali.
3. Modalità di nomina e revoca dell’amministratore di condominio
L’amministratore può essere nominato:
- Dall’assemblea condominiale, con il voto della maggioranza dei presenti che rappresentino almeno la metà del valore millesimale dell’edificio (art. 1136 c.c.).
- Dall’autorità giudiziaria, in caso di disaccordo tra i condomini o quando il condominio ne sia privo (art. 1129 c.c.).
La revoca dell’amministratore può avvenire:
- Per decisione dell’assemblea, con le stesse maggioranze richieste per la nomina;
- Per gravi irregolarità, su richiesta anche di un solo condomino, attraverso ricorso al tribunale (art. 1129 c.c.).
4. Compiti e responsabilità dell’amministratore di condominio
L’amministratore di condominio ha diversi obblighi e responsabilità, tra cui:
- Eseguire le delibere dell’assemblea e far rispettare il regolamento condominiale;
- Amministrare le spese comuni e redigere il bilancio consuntivo e preventivo;
- Riscuotere le quote condominiali e gestire il conto corrente condominiale obbligatorio;
- Curare la manutenzione ordinaria e straordinaria degli spazi comuni;
- Rappresentare legalmente il condominio in caso di controversie;
- Conservare tutta la documentazione contabile e amministrativa del condominio.
5. Regime fiscale e previdenziale dell’amministratore di condominio
Dal punto di vista fiscale, l’amministratore di condominio può svolgere l’attività in forma:
- Autonoma (senza partita IVA, se amministra pochi condomini e non supera determinati limiti di reddito);
- Professionale (con partita IVA, se svolge l’attività in modo continuativo e per più condomini).
Inoltre, è obbligatoria l’iscrizione alla gestione separata INPS per il versamento dei contributi previdenziali.
6. Conclusione
Diventare amministratore di condominio richiede il rispetto di determinati requisiti di legge, la frequentazione di corsi di formazione e un costante aggiornamento. È una professione di grande responsabilità, che richiede competenze gestionali, legali e contabili. Tuttavia, può rappresentare un’interessante opportunità lavorativa per chi ha una buona capacità organizzativa e relazionale.
Se sei interessato a questa carriera, il consiglio è di informarti presso enti accreditati per i corsi di formazione e di iniziare con l’amministrazione di piccoli condomini per acquisire esperienza nel settore.