Cos’è il bonus famiglie per le bollette di luce e gas
Il bonus famiglie per le bollette di luce e gas è una misura di sostegno prevista dal governo italiano per aiutare le famiglie in condizioni di disagio economico o fisico a pagare meno le spese energetiche. Si tratta di uno sconto applicato direttamente in bolletta, che varia in base al numero dei componenti del nucleo familiare e al tipo di disagio.

Chi può accedere al bonus famiglie per le bollette di luce e gas
Il bonus famiglie per le bollette di luce e gas è riconosciuto automaticamente a chi ha un ISEE inferiore a 8.265 euro annui, alle famiglie numerose con più di quattro componenti e ai percettori del reddito o della pensione di cittadinanza. In questi casi, non è necessario presentare alcuna domanda.
Per chi invece si trova in condizioni di disagio fisico, cioè ha bisogno di utilizzare apparecchiature mediche che richiedono energia elettrica per il proprio sostentamento o cura (ad esempio dialisi, ventilatori polmonari, ecc.), è necessario presentare una domanda al proprio fornitore di energia o al Comune.
Quanto vale lo sconto del bonus famiglie per le bollette di luce e gas
Lo sconto del bonus famiglie per le bollette di luce e gas dipende dal numero dei componenti del nucleo familiare e dal tipo di disagio. Per il disagio economico, lo sconto annuo sulla bolletta della luce è pari a:
- 128 euro per le famiglie con 1-2 componenti;
- 151 euro per le famiglie con 3-4 componenti;
- 177 euro per le famiglie numerose con più di 4 componenti.
Per il disagio fisico, lo sconto annuo sulla bolletta della luce è pari a:
- 154 euro per i nuclei composti da una sola persona;
- 185 euro per i nuclei composti da due persone;
- 215 euro per i nuclei composti da tre persone;
- 246 euro per i nuclei composti da quattro persone;
- 308 euro per i nuclei composti da cinque o più persone.
Inoltre, in caso di disagio fisico si ha diritto anche a uno sconto sulla bolletta del gas pari al doppio dello sconto previsto dal bonus sociale termico.
Come richiedere il bonus famiglie per le bollette di luce e gas
Come detto, il bonus famiglie per le bollette di luce e gas è riconosciuto automaticamente a chi ha un ISEE basso, alle famiglie numerose o ai beneficiari del reddito o della pensione di cittadinanza. In questi casi, basta comunicare al proprio fornitore energetico il proprio codice fiscale e il numero dei componenti del nucleo.
Per chi invece deve dimostrare il proprio stato di disagio fisico, occorre presentare una domanda compilando un modulo disponibile sul sito dell’Autorità per l’energia (www.arera.it) o presso gli sportelli comunali. Alla domanda va allegata la documentazione medica che attesti la necessità dell’utilizzo delle apparecchiature sanitarie.
La domanda va inviata al proprio fornitore energetico entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello in cui si vuole usufruire dello sconto. Il fornitore provvederà poi a verificare i requisiti e ad applicare lo sconto nelle successive fatture.
Fino a quando dura il bonus famiglie per le bollette di luce e gas
Il bonus famiglie per le bollette di luce e gas è una misura temporanea che il governo ha introdotto per contrastare i rincari energetici dovuti alla crisi economica causata dalla pandemia. Inizialmente previsto fino al 31 dicembre 2021, il bonus è stato poi prorogato fino al 31 marzo 2022. Successivamente, il governo ha annunciato un’ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2022.
Considerazioni sui bonus famiglia
Il bonus famiglie per le bollette di luce e gas è una delle misure di sostegno alle famiglie più colpite dalla crisi economica e sociale. Si tratta di uno sconto applicato direttamente in bolletta che può arrivare fino a oltre 300 euro annui a seconda del numero dei componenti del nucleo e del tipo di disagio.
Per accedere al bonus, bisogna avere un ISEE basso, essere una famiglia numerosa o percepire il reddito o la pensione di cittadinanza. In alternativa, bisogna dimostrare di avere un disagio fisico che richiede l’uso di apparecchiature mediche elettriche. Il bonus è riconosciuto automaticamente in alcuni casi, mentre in altri bisogna presentare una domanda.