Con l’obiettivo di modernizzare il Paese e accelerare l’adozione delle tecnologie digitali, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano ha stanziato risorse significative per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, delle imprese e dei servizi pubblici. Ma come sono distribuiti questi fondi? E chi può realmente accedervi?
In questo articolo analizziamo in dettaglio la struttura del PNRR per il digitale, le misure attive e i destinatari di queste risorse, sulla base dei documenti ufficiali forniti da Governo italiano, MEF, Dipartimento per la Trasformazione Digitale e Commissione Europea.

Quanti fondi del PNRR sono destinati alla digitalizzazione?
Il PNRR italiano prevede un investimento complessivo di circa 191,5 miliardi di euro, di cui circa 40,7 miliardi (oltre il 21%) sono dedicati alla Missione 1: Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura.
In particolare, la Componente 1 (Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA) e la Componente 2 (Digitalizzazione del sistema produttivo) rappresentano le due colonne portanti per la transizione digitale.
Fonte: PNRR – Italia Domani – Relazione aggiornata
Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione: obiettivi e misure
Una parte significativa dei fondi è destinata alla modernizzazione della PA, per rendere i servizi pubblici più efficienti, accessibili e sicuri. Tra gli obiettivi principali:
- Migrazione al cloud: oltre 2,3 miliardi per spostare dati e applicativi su infrastrutture cloud sicure
- Servizi digitali ai cittadini: come SPID, CIE, app IO e fascicolo sanitario elettronico
- Cybersecurity nazionale: rafforzamento dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN)
- Formazione del personale PA: digital skill per funzionari e dirigenti
“La digitalizzazione della PA è una priorità trasversale che serve ad aumentare l’efficienza del sistema Paese,” ha dichiarato Alessio Butti, Sottosegretario all’Innovazione tecnologica.
Digitalizzazione delle imprese: incentivi e bandi
Le aziende possono accedere a diverse linee di finanziamento legate alla transizione digitale. Ecco i principali strumenti attivi:
1. Transizione 4.0
Riformato e rifinanziato, include:
- Credito d’imposta per beni strumentali digitali
- Credito d’imposta per software e sistemi ERP
- Credito d’imposta per formazione 4.0
2. Fondo per l’Innovazione Tecnologica
Risorse per l’introduzione di tecnologie abilitanti (AI, IoT, Big Data), con attenzione particolare alle PMI.
3. Voucher per consulenza in innovazione
Contributi fino a €40.000 per micro e piccole imprese che si avvalgono di “innovation manager” certificati per implementare strategie digitali.
4. Bandi regionali e Camera di Commercio
Molte Regioni e Camere di Commercio cofinanziano la digitalizzazione con fondi PNRR integrati ai fondi strutturali europei.
Chi può beneficiare dei fondi?
I destinatari variano in base alla misura, ma in generale possono accedere:
- Pubbliche Amministrazioni locali e centrali
- Imprese private, soprattutto PMI e start-up innovative
- Enti del Terzo Settore per progetti digitali a impatto sociale
- Scuole, università, enti di ricerca per la trasformazione digitale della didattica e dei sistemi gestionali
È importante sottolineare che molti fondi vengono erogati tramite bandi a scadenza, e non tutti sono a sportello. Per questo è essenziale monitorare i siti ufficiali come:
Focus su Sicurezza e Competenze
Il PNRR destina risorse anche per:
- Potenziare la sicurezza informatica con progetti di cybersecurity a livello nazionale e locale
- Formare lavoratori e dirigenti pubblici e privati attraverso piattaforme digitali e corsi professionali
Il programma Repubblica Digitale e la Scuola per la Pubblica Amministrazione (SNA) giocano un ruolo chiave in questo processo.
Esempi concreti di progetti già finanziati
- Comune di Milano: migrazione di servizi cloud e rilascio nuovi sportelli digitali
- Confartigianato Imprese: voucher digitalizzazione per le microimprese artigiane
- Polo universitario di Torino: progetti di intelligenza artificiale per la pubblica utilità
- Agenzia delle Entrate: potenziamento del portale Fatture e Corrispettivi con AI predittiva
Prossime scadenze da monitorare
Molti bandi legati alla digitalizzazione sono aperti a partire dal secondo semestre del 2024 e proseguiranno nel 2025, con deadline diverse. Le aziende devono attrezzarsi per partecipare con progetti ben strutturati, consulenza tecnica e documentazione pronta.
Come prepararsi per accedere ai fondi PNRR Digitalizzazione
- Verificare l’ammissibilità alle misure attive
- Identificare partner tecnologici certificati
- Preparare un progetto con obiettivi chiari e KPI misurabili
- Affidarsi a consulenti esperti in bandi PNRR e digital transformation
Conclusione: un’occasione storica per la trasformazione digitale del Paese
I fondi PNRR per la digitalizzazione rappresentano una leva senza precedenti per accelerare l’innovazione in Italia. Le aziende, le pubbliche amministrazioni e gli enti coinvolti hanno ora l’opportunità di modernizzare infrastrutture, servizi e competenze, contribuendo alla competitività e alla resilienza del sistema economico italiano.
Agire in anticipo, monitorare le scadenze e preparare progetti solidi è la chiave per non perdere questa opportunità unica.

Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.