Il debutto in borsa del social network di Donald Trump, Truth Social, rappresenta un momento significativo sia per l’ex presidente degli Stati Uniti che per il panorama dei social media alternativi. Dopo essere stato bandito da Twitter, Trump ha lanciato Truth Social, posizionandolo come una piattaforma che promuove una “conversazione globale aperta, libera e onesta senza discriminare in base all’ideologia politica“.

La strada per il debutto in borsa è stata lunga e tortuosa, iniziando con una fusione proposta con Digital World Acquisition Corp (DWAC), una società di acquisizione a scopo speciale (SPAC), che ha attirato sia entusiasmo che scrutini regolamentari. La Securities and Exchange Commission (SEC) ha dato il suo via libera, superando uno degli ultimi ostacoli per la fusione, il che potrebbe iniettare fino a $300 milioni nella compagnia, dando a Trump stesso una quota significativa nell’impresa.
Nonostante le sfide, compresi i problemi regolamentari e le accuse di insider trading associate alla transazione, l’accordo sembra ormai prossimo alla conclusione. Gli azionisti della DWAC sono programmati per votare sull’approvazione della fusione, con aspettative elevate che la proposta passi, viste le fluttuazioni positive delle azioni DWAC in anticipazione. Il successo dell’accordo potrebbe vedere le azioni di TMTG, la società dietro Truth Social, negoziate sotto il simbolo di DWAC nel giro di poco tempo.
Il valore di mercato risultante dalla fusione potrebbe attribuire a Trump azioni per un valore di miliardi di dollari, benché le restrizioni alla vendita e le disposizioni di lock-up lo impediscano di liquidare tali asset immediatamente. Le prospettive a lungo termine di Truth Social rimangono incerte, con analisti che mettono in dubbio la valutazione elevata della compagnia rispetto ai suoi attuali ricavi e base di utenti.
Dunque, mentre il debutto in borsa di Truth Social segna un passaggio cruciale per Trump nel cercare di cementare la sua influenza nel digitale post-presidenza, rimangono interrogativi sulla sostenibilità finanziaria della piattaforma e sulla sua capacità di competere in un mercato affollato di social media.