Trump rilancia i tagli fiscali: repubblicani divisi su deficit, debito e consensi

Trump rilancia i tagli fiscali repubblicani divisi su deficit debito e consensi

Negli Stati Uniti si riaccende il dibattito sul bilancio federale. I repubblicani della Camera dei Rappresentanti hanno avviato una sessione notturna per cercare un compromesso su un ambizioso disegno di legge che prevede tagli fiscali radicali e nuove esenzioni, proposto dall’ex presidente Donald Trump. L’obiettivo dichiarato: rilanciare l’economia e consolidare il consenso in vista delle elezioni, ma a costo di un ulteriore aggravio sul già colossale debito pubblico americano.

Trump rilancia i tagli fiscali repubblicani divisi su deficit debito e consensi

Un disegno di legge da oltre mille pagine: cosa prevede

Secondo quanto riportato da Reuters e The Wall Street Journal, il testo in discussione supera le 1.000 pagine e include:

  • L’estensione dei crediti d’imposta introdotti durante il primo mandato di Trump;
  • Nuove agevolazioni su straordinari e mance, promesse chiave della sua campagna;
  • L’eliminazione di finanziamenti alle energie rinnovabili;
  • Tagli al programma Medicaid, l’assicurazione sanitaria per le fasce più vulnerabili.

Il costo complessivo dell’iniziativa, secondo stime del Center on Budget and Policy Priorities (CBPP) e della Tax Policy Center, potrebbe oscillare tra i 2 e i 5 trilioni di dollari nei prossimi anni, in un contesto in cui il debito federale ha superato i 36,2 trilioni di dollari (fonte: U.S. Treasury Department).

Una maggioranza fragile e tensioni interne al GOP

Nonostante il controllo repubblicano su entrambe le Camere del Congresso, la situazione è tutt’altro che semplice: alla Camera, la maggioranza è risicata, con 220 voti contro i 212 democratici. E all’interno dello stesso partito repubblicano crescono le divergenze:

  • I falchi del bilancio chiedono tagli ancora più severi alla spesa pubblica;
  • I moderati temono un contraccolpo elettorale, soprattutto in vista delle elezioni di medio termine;
  • I rappresentanti di Stati ad alta tassazione come California e New York vogliono innalzare il limite di deduzione delle tasse statali e locali (SALT) a 30.000 dollari, una misura esclusa dalla proposta attuale.

Donald Trump ha incontrato i parlamentari a Capitol Hill martedì, chiedendo unità e voto compatto sul suo “ottimo piano”, lasciando intendere ripercussioni politiche per chi si oppone.

Prossime tappe: la sfida del Senato

Se il testo supererà l’esame della Camera, il Senato lo valuterà il mese prossimo. Non si esclude, però, che il disegno venga modificato o rallentato dall’opposizione democratica e da alcuni senatori repubblicani più pragmatici.

Da segnalare, inoltre, che il pacchetto include anche l’innalzamento del tetto del debito di 4 trilioni di dollari, con scadenza prevista per l’estate. Una mossa che alimenta ulteriori preoccupazioni sulla sostenibilità fiscale a lungo termine.

In sintesi

Il nuovo piano fiscale di Trump sta creando forti spaccature nel Partito Repubblicano e solleva interrogativi tra economisti ed esperti di bilancio. Con il debito pubblico ai massimi storici e un contesto geopolitico incerto, la sfida sarà trovare un equilibrio tra crescita economica e responsabilità finanziaria.

Per approfondimenti sull’impatto dei tagli fiscali e sulle proiezioni economiche, fonti autorevoli come Brookings Institution, CBO (Congressional Budget Office) e Bloomberg Economics offrono analisi dettagliate.