A quale temperatura vanno mantenuti gli alimenti deperibili cotti da consumarsi caldi

Operatore della ristorazione che controlla la temperatura di un piatto caldo

Gli alimenti deperibili cotti da consumarsi caldi devono essere mantenuti a una temperatura minima di 60°C fino al momento della loro somministrazione o consumo. Questo requisito è stabilito dalle normative igienico-sanitarie, ed è essenziale per prevenire la proliferazione di microrganismi patogeni che possono causare intossicazioni alimentari.

Operatore della ristorazione che controlla la temperatura di un piatto caldo

Perché è importante mantenere la temperatura di 60°C?

I batteri patogeni, come Salmonella, Listeria monocytogenes e Clostridium perfringens, si moltiplicano rapidamente nella cosiddetta “zona di pericolo”, compresa tra +4°C e +60°C. Mantenere gli alimenti sopra i 60°C riduce significativamente il rischio di contaminazione e moltiplicazione microbica.


Esempi di alimenti interessati

  • Piatti pronti (pasta, riso, zuppe)
  • Carni cotte (pollo, manzo, maiale)
  • Pesce e frutti di mare cucinati
  • Contorni caldi (verdure grigliate, patate al forno)
  • Salse calde (ragù, besciamella)

Strumenti per il mantenimento della temperatura

Per assicurare il rispetto della temperatura di sicurezza, si utilizzano:

  • Bagnomaria riscaldati
  • Scaldavivande elettrici
  • Forni termostatati
  • Piastre riscaldanti
  • Termometri alimentari per il controllo periodico della temperatura interna

Normativa di riferimento

In Italia, il mantenimento della temperatura degli alimenti è regolato dal Regolamento CE n. 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari. Le buone pratiche di conservazione e somministrazione sono ulteriormente disciplinate da linee guida regionali e dall’HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points).


Conclusioni

Per garantire la sicurezza alimentare, gli alimenti deperibili cotti da consumarsi caldi devono essere mantenuti ad almeno 60°C fino al momento del consumo. È un principio fondamentale della sicurezza alimentare, indispensabile per tutelare la salute del consumatore e prevenire rischi igienico-sanitari.