L’Italia continua a perdere abitanti, con il 2024 che segna un nuovo record negativo per le nascite. Secondo l’ultimo rapporto pubblicato da ISTAT, il numero di bambini venuti al mondo è sceso a 370.000, il livello più basso mai registrato dall’unificazione del Paese nel 1861. Si tratta del 16° calo consecutivo, confermando una crisi demografica che è ormai diventata una vera emergenza nazionale.

Popolazione in calo: -37.000 residenti in un anno
Nel corso del 2024, in Italia si sono registrati circa 281.000 decessi in più rispetto alle nascite, con la popolazione residente che è scesa a 58,93 milioni, segnando una contrazione di 37.000 unità. Dati che consolidano una tendenza in atto da oltre un decennio: dal 2014 il Paese ha perso quasi 1,9 milioni di abitanti, più degli abitanti dell’intera città di Milano o dell’intera regione Calabria.
Tasso di fertilità ai minimi storici
Il tasso di fertilità, ovvero il numero medio di figli per donna, è sceso a 1,18, ben al di sotto del valore di 2,1 necessario per garantire il ricambio generazionale. È il peggior dato mai registrato in Italia, superando anche il precedente minimo del 1995 (1,19).
Italia sempre più anziana: un quarto della popolazione ha oltre 65 anni
L’Italia si conferma come uno dei Paesi più anziani d’Europa. Secondo l’ISTAT, quasi un italiano su quattro ha più di 65 anni e il numero di centenari ha raggiunto quota 23.500, un nuovo record. Parallelamente, l’aspettativa di vita è cresciuta a 83,4 anni, con un aumento di circa cinque mesi rispetto al 2023.
Boom di emigrazione: 191.000 italiani all’estero nel 2024
Un altro dato allarmante riguarda l’aumento dell’emigrazione: nel 2024, 191.000 italiani si sono trasferiti all’estero, il numero più alto del secolo, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. Una recente legge, che introduce sanzioni per chi non si registra come residente all’estero, potrebbe aver influito sull’aumento delle dichiarazioni.
Cresce la popolazione straniera
In controtendenza, la popolazione straniera in Italia è cresciuta: nel 2024 gli stranieri rappresentavano il 9,2% della popolazione, ovvero 5,4 milioni di persone, con un incremento del 3,2% rispetto al 2023. La maggior parte di essi risiede nel nord del Paese.
Una sfida cruciale per il futuro dell’Italia
Nonostante le dichiarazioni d’intenti dei vari governi – incluso quello guidato dall’attuale premier Giorgia Meloni – la crisi demografica non accenna a rallentare. Le politiche per incentivare le nascite e contrastare l’invecchiamento della popolazione si sono finora dimostrate insufficienti o poco efficaci.
Senza un cambio di rotta deciso e strutturato, l’Italia rischia un futuro segnato da uno squilibrio generazionale profondo, con gravi conseguenze economiche, sociali e previdenziali.