Nel cuore del Parco Nazionale di Yellowstone, gli scienziati hanno individuato una nuova sorgente termale dall’acqua lattiginosa e azzurra. La scoperta, avvenuta nel Norris Geyser Basin, non era stata segnalata da alcun sensore, rendendo l’evento ancora più sorprendente. Si tratta di un fenomeno idrotermale raro, che offre nuovi spunti per studiare l’attività del supervulcano più famoso del mondo.

Una pozza misteriosa emersa tra gennaio e febbraio
Durante un controllo di routine nell’aprile 2025, i geologi del parco hanno trovato un buco largo circa 4 metri in una zona finora anonima chiamata “Tree Island”. La depressione era piena di acqua calda e lattiginosa, e circondata da rocce e fango chiaro, segni evidenti di un’attività idrotermale violenta ma frammentata.
Utilizzando immagini satellitari e rilevamenti cronologici, gli esperti hanno determinato che la formazione è avvenuta tra gennaio e febbraio 2025. Nel dicembre precedente non c’era alcun segno del fenomeno, ma già a metà gennaio era visibile una leggera depressione nel terreno.
Il geofisico Michael Poland (USGS) e il geologo Jeff Hungerford (Yellowstone National Park) hanno escluso un’esplosione unica, spiegando:
“La nuova sorgente non si è formata in un singolo evento, ma attraverso una serie di piccole esplosioni idrotermali, che hanno progressivamente scavato la fossa riempiendola di acqua ricca di silice.”
Un fenomeno da monitorare in un’area ad alto rischio vulcanico
L’attività idrotermale a Yellowstone è seguita con particolare attenzione perché il parco si trova sopra una delle caldere vulcaniche più grandi al mondo. Eventi come questo, anche se piccoli, possono indicare cambiamenti nelle dinamiche sotterranee, e rappresentano segnali da non sottovalutare.
Secondo il Yellowstone Volcano Observatory, ogni anno si verificano oltre 1.000 piccoli terremoti nell’area, ma esplosioni idrotermali documentate sono molto più rare. Questo episodio fornisce una nuova opportunità di studio per comprendere meglio come e quando si sviluppano queste caratteristiche geotermiche.
Nonostante la spettacolarità dell’evento, gli esperti sottolineano che non ci sono segnali di eruzioni imminenti. Al contrario, il fenomeno rafforza l’importanza di un monitoraggio continuo per mantenere alta la sicurezza di visitatori e ricercatori.
Conclusione
La nuova sorgente termale scoperta nel 2025 a Yellowstone è un segnale dell’incredibile attività geotermica ancora in corso sotto la superficie del parco. Sebbene non si tratti di un evento pericoloso, rappresenta una testimonianza concreta del dinamismo del supervulcano e dell’importanza della sorveglianza scientifica.
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Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.