Nel dibattito sulle diverse forme di unione e relazioni, termini come poligamia e trigamia emergono spesso, sollevando interrogativi sulla loro legalità e accettabilità sociale. In particolare, per quanto riguarda l’ordinamento italiano, è fondamentale chiarire se la trigamia sia legale in Italia o vietata per legge. La risposta è chiara e categorica, ma merita un’analisi approfondita delle motivazioni e delle implicazioni giuridiche.

Che Cos’è la Trigamia?
Il termine “trigamia” si riferisce all’atto di contrarre matrimonio con tre persone contemporaneamente. È una forma specifica di poligamia, che indica genericamente l’unione matrimoniale di una persona con più coniugi. Le forme più comuni di poligamia sono la poliginia (un uomo con più mogli) e la poliandria (una donna con più mariti). La trigamia, quindi, è un caso particolare di poligamia con un numero specifico di coniugi (tre).
Il Quadro Normativo Italiano: Monogamia Obbligatoria
L’ordinamento giuridico italiano, come la stragrande maggioranza dei sistemi legali occidentali, si fonda sul principio della monogamia per quanto riguarda il matrimonio. Questo significa che una persona può essere legalmente sposata con una sola altra persona alla volta.
La legge italiana non solo non riconosce la trigamia o qualsiasi altra forma di poligamia, ma la considera un reato penale. La norma di riferimento è l’articolo 556 del Codice Penale, intitolato “Bigamia”:
- Art. 556 Codice Penale – Bigamia: “Chiunque, essendo legato da matrimonio avente effetti civili, contrae un altro matrimonio avente effetti civili, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Alla stessa pena soggiace chi, non essendo coniugato, contrae matrimonio con persona legata da precedente matrimonio avente effetti civili. La pena è aumentata se il colpevole ha indotto in errore la persona con la quale contrae il nuovo matrimonio, celandole l’esistenza del precedente matrimonio. Il matrimonio contratto in violazione delle disposizioni del presente articolo è nullo.”
Sebbene l’articolo parli esplicitamente di “bigamia” (quindi due matrimoni), il principio sotteso è che il matrimonio valido in Italia è uno e uno soltanto. Contrarre un terzo matrimonio, come nel caso della trigamia, rientrerebbe appieno nella fattispecie del reato di bigamia, in quanto si sta contraendo un “altro matrimonio” pur essendo già legati da uno precedente e valido.
Le Ragioni del Divieto di Poligamia in Italia
Il divieto di poligamia (e quindi di trigamia) in Italia si fonda su diversi principi giuridici e sociali:
- Ordine Pubblico e Morale Sociale: L’istituto del matrimonio in Italia è concepito come unione monogamica, e la poligamia è considerata contraria all’ordine pubblico e ai valori morali della società italiana.
- Principio di Unicità dello Status Coniugale: La legge italiana attribuisce un unico status giuridico di “coniuge” per ciascun individuo, con diritti e doveri reciproci esclusivi tra due persone.
- Tutela dei Diritti Individuali: La monogamia è vista anche come una forma di tutela per i diritti dei singoli individui, evitando situazioni di potenziale disparità o sottomissione che potrebbero derivare da unioni poligamiche.
- Armonizzazione con i Sistemi Giuridici Occidentali: L’Italia si allinea con la maggior parte delle legislazioni europee e occidentali che non riconoscono la poligamia.
Conseguenze Legali della Trigamia (Bigamia)
Contrarre un matrimonio trigamico in Italia comporta gravi conseguenze legali:
- Reato Penale: Come stabilito dall’Art. 556 c.p., la bigamia (e quindi anche la trigamia) è un reato che prevede la pena della reclusione da uno a cinque anni. La pena può essere aumentata se c’è stato inganno nei confronti del nuovo coniuge.
- Nullità del Matrimonio: Il matrimonio contratto in violazione delle norme sulla bigamia è nullo. Questo significa che non produce effetti giuridici e viene considerato come se non fosse mai esistito dall’ordinamento. La nullità può essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse e in qualsiasi momento.
- Implicazioni Patrimoniali e Successorie: La nullità del matrimonio trigamico comporta che non si instaurano i diritti e i doveri tipici del matrimonio validamente contratto, inclusi quelli patrimoniali (es. comunione dei beni, diritti successori) tra le parti del matrimonio nullo.
- Implicazioni per i Figli: Sebbene il matrimonio sia nullo, l’ordinamento italiano tende a tutelare i figli nati da tali unioni, riconoscendo loro lo status di figli nati nel matrimonio (ex art. 128 c.c. – matrimonio putativo, applicabile anche in caso di bigamia se almeno uno dei coniugi era in buona fede).
Riconoscimento di Matrimoni Poligamici Contratti all’Estero
Un aspetto delicato riguarda il riconoscimento in Italia di matrimoni poligamici validamente contratti in Paesi dove tale pratica è legale (es. alcuni Stati islamici). La giurisprudenza italiana, in linea con il principio dell’ordine pubblico, tende a non riconoscere gli effetti civili di un matrimonio poligamico in Italia, anche se validamente contratto all’estero. Questo significa che, pur non essendo perseguibile penalmente per la poligamia in sé (se contratta legalmente all’estero), la persona non potrà far valere in Italia gli effetti giuridici di un secondo o terzo matrimonio (es. diritti successori, ricongiungimento familiare per il secondo/terzo coniuge in alcuni casi, ecc.).
Tuttavia, la situazione è complessa e può variare a seconda del contesto e dei diritti specifici invocati (es. in materia di status dei figli o alimenti).
Conclusioni
In conclusione, la trigamia è assolutamente vietata dalla legge italiana e costituisce un reato penale (bigamia). L’ordinamento giuridico italiano si basa sul principio della monogamia matrimoniale, considerato un pilastro dell’ordine pubblico. Contrarre più matrimoni simultaneamente comporta la nullità del matrimonio aggiuntivo e sanzioni penali severe. È fondamentale che i cittadini siano consapevoli di queste disposizioni per evitare gravi conseguenze legali e per comprendere il fondamento delle relazioni riconosciute nel nostro Paese.
Fonti Attendibili e Autorevoli:
- Codice Penale Italiano – Articolo 556 (Bigamia):
- Testo ufficiale del Codice Penale, reperibile su siti giuridici accreditati (es. Normattiva – il portale della legge italiana).
- Normattiva – Art. 556 Codice Penale
- Codice Civile Italiano – Articolo 86 (Libertà di stato) e Articolo 128 (Matrimonio putativo):
- Per comprendere il principio della libertà di stato (nessuno può contrarre matrimonio se già sposato) e la tutela dei figli.
- Normattiva – Art. 86 Codice Civile
- Normattiva – Art. 128 Codice Civile
- Sentenze e Dottrina Giuridica:
- Per approfondimenti sul riconoscimento dei matrimoni poligamici contratti all’estero e sulle sentenze della Corte di Cassazione o della Corte Costituzionale in materia, consultare banche dati giuridiche professionali (es. Iusgate, Pluris, DeJure) o riviste giuridiche specializzate. Queste risorse sono tipicamente accessibili a giuristi.
- Per il pubblico generico, si consiglia di fare riferimento a siti di avvocati o enti di divulgazione giuridica riconosciuti che citano tali sentenze in modo accessibile.
- Enciclopedie Giuridiche e Manuali di Diritto Penale/Civile:
- Per un inquadramento sistematico della materia.
- Esempi (da cercare in biblioteca o librerie specializzate): “Manuale di Diritto Penale – Parte Speciale” di F. Antolisei, “Diritto di Famiglia” di R. Sacco, o “Manuale di Diritto Civile” di A. Torrente.
- Associazioni di Giuristi e Notai:
- Spesso pubblicano articoli e approfondimenti su temi di attualità giuridica.
- Consiglio Nazionale del Notariato (Cerca nella sezione “Approfondimenti” o “Studi”).

Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.