Il desiderio di costituire un usufrutto, magari a favore di un familiare, è comune, specialmente quando si vuole garantire a qualcuno l’uso di un bene, come una casa, senza cederne la proprietà definitiva. Questo diritto reale di godimento, disciplinato dall’articolo 978 e seguenti del Codice Civile, permette all’usufruttuario di godere della cosa altrui, traendone ogni utilità (ad esempio, affittandola), con l’unico vincolo di rispettare la sua destinazione economica. Il proprietario, chiamato nudo proprietario, conserva la titolarità del bene, ma non può utilizzarlo fino alla scadenza del diritto.

La Validità Legale del Contratto e la Forma Richiesta
Quando cerchi un “modello contratto usufrutto online”, devi tenere a mente un punto cruciale: per i beni immobili, la semplice scrittura privata tra le parti non basta per costituire pienamente il diritto. Per avere validità legale e piena opponibilità ai terzi, il contratto (che può essere a titolo oneroso o gratuito) deve essere stipulato per atto pubblico o scrittura privata autenticata e, soprattutto, deve essere trascritto nei Registri Immobiliari (art. 2643 c.c.).
La trascrizione è l’atto che rende il tuo accordo “pubblico” e inattaccabile. Senza questo passaggio, il contratto è valido solo tra le parti, ma non ha effetto contro chi acquista diritti sull’immobile successivamente. Ad esempio, se il nudo proprietario vendesse la sua nuda proprietà, il nuovo acquirente non sarebbe obbligato a rispettare l’usufrutto se questo non è stato trascritto. Per questo, l’intervento di un Notaio è quasi sempre obbligatorio.
Gli Elementi Essenziali del Modello di Contratto
Qualunque sia il modello di contratto di usufrutto che scegli di usare come base, deve contenere degli elementi fondamentali per essere completo e legalmente solido:
- I Dati delle Parti: Identificazione completa di Nudo Proprietario e Usufruttuario (Nome, Cognome, Data e Luogo di nascita, Residenza, Codice Fiscale).
- L’Oggetto del Contratto: Una descrizione precisa dell’immobile (o del bene mobile/immateriale) oggetto dell’usufrutto, inclusi i dati catastali (Foglio, Particella, Subalterno, Comune).
- La Durata: L’usufrutto ha un carattere di temporaneità. Se costituito in favore di una persona fisica, non può eccedere la vita dell’usufruttuario (usufrutto vitalizio). Se invece è a favore di una persona giuridica, la durata massima è di trent’anni (Art. 979 c.c.). È vitale specificare se si tratta di durata fissa o vitalizia.
- Il Corrispettivo (se oneroso): Se l’usufrutto è a titolo oneroso (quindi non gratuito), si deve indicare in modo chiaro il prezzo di cessione del diritto e le relative modalità di pagamento. Una recente sentenza della Cassazione ha ribadito che l’assenza del corrispettivo, in un contratto oneroso, può portare alla nullità.
- Diritti e Obblighi Delle Parti:
- Usufruttuario: Diritto di godere del bene e di farne propri i frutti (naturali e civili, come i canoni di locazione). Obbligo di custodire e amministrare il bene con la diligenza del buon padre di famiglia, e di sostenere le spese ordinarie, oltre a imposte e tasse relative al reddito (es. IMU).
- Nudo Proprietario: Obbligo di sostenere le spese per le riparazioni straordinarie (Art. 1005 c.c.), salvo diverse pattuizioni specifiche nel contratto.
Esempio Pratico: Il Calcolo del Valore
Un aspetto cruciale, soprattutto in caso di cessione onerosa, è il calcolo del valore del diritto di usufrutto, necessario per la determinazione delle imposte. Questo si basa su due fattori: il valore della piena proprietà e l’età dell’usufruttuario.
L’Agenzia delle Entrate fornisce tabelle ufficiali che associano un coefficiente all’età dell’usufruttuario. Ad esempio, per un immobile con un valore di piena proprietà di 200.000 euro, se l’usufruttuario ha 70 anni (coefficiente 8, in base alle tabelle in vigore al momento della scrittura), si procede così: si calcola il 5% di 200.000€ (10.000€) e lo si moltiplica per il coefficiente: 10.000€×8=80.000€. Questo è il valore dell’usufrutto. La nuda proprietà varrà la differenza: 200.000€−80.000€=120.000€. Questa cifra è la base per il calcolo dell’imposta di registro (ad esempio, il 2% sulla prima casa, o il 9% sulle altre proprietà).
FAQ sul Contratto di Usufrutto
D: È possibile costituire un usufrutto solo con una scrittura privata senza Notaio? R: La costituzione di usufrutto su un bene immobile deve avvenire per atto pubblico o scrittura privata autenticata e richiede la successiva trascrizione nei Registri Immobiliari. Senza questi passaggi formali (Art. 1350 c.c.), il diritto non è opponibile a terzi, rendendo l’atto rischioso e con validità limitata solo tra le parti firmatarie.
D: Chi paga le tasse e le spese sull’immobile in usufrutto? R: In generale, l’usufruttuario si fa carico delle spese ordinarie di manutenzione e delle utenze, oltre all’IMU (Imposta Municipale Unica), in quanto è il soggetto che trae reddito dal bene. Il nudo proprietario è responsabile solo delle riparazioni straordinarie necessarie per non far perire il bene, salvo diversi accordi esplicitati nel contratto.
D: Cosa succede se l’usufruttuario muore prima della scadenza? R: L’usufrutto si estingue automaticamente con la morte dell’usufruttuario, anche se nel contratto era stato fissato un termine più lungo, in virtù del principio di temporaneità (Art. 979 c.c.). Il diritto non si trasmette agli eredi. A quel punto, si verifica il consolidamento e il nudo proprietario riacquista la piena proprietà dell’immobile.
D: Si può vendere un immobile gravato da usufrutto? R: Sì, il nudo proprietario può vendere la nuda proprietà. La presenza del vincolo di usufrutto non è un ostacolo, ma l’acquirente subentra nella posizione del nudo proprietario e dovrà rispettare il diritto di usufrutto fino alla sua naturale estinzione (che sia la scadenza del termine o la morte dell’usufruttuario).

Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.