Criptovalute e Modello 730: Guida Definitiva alla Dichiarazione in Italia

Modello 730 compilato con evidenziati i nuovi Quadri W e T

Dichiarare le criptovalute nel Modello 730 in Italia è diventato più semplice e strutturato grazie all’introduzione di quadri specifici come il Quadro W (per il monitoraggio e l’imposta di bollo) e, per alcuni contribuenti e a partire dall’anno d’imposta 2024 (dichiarazione 2025), il Quadro T (per le plusvalenze), rendendo la dichiarazione dei redditi più completa direttamente con il 730, senza ricorrere obbligatoriamente al Modello Redditi PF (Quadro RT) come in passato per le sole plusvalenze.


Chi e Cosa Deve Essere Dichiarato

Devi dichiarare le tue cripto-attività se sei un residente fiscale in Italia e possiedi o hai realizzato operazioni con criptovalute (definite come “cripto-attività” dalla normativa italiana) nel periodo d’imposta di riferimento.

Modello 730 compilato con evidenziati i nuovi Quadri W e T

Obblighi Fiscali Principali

La normativa fiscale italiana sulle cripto-attività si basa su due pilastri fondamentali, derivanti dalle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 (L. 197/2022) e successive precisazioni dell’Agenzia delle Entrate (Circolare n. 30/E del 2023):

  1. Monitoraggio Fiscale e Imposta sul Valore delle Cripto-attività (IC): Devi dichiarare la detenzione delle criptovalute detenute su piattaforme estere o in wallet non custoditi da intermediari italiani che agiscono come sostituti d’imposta. Questo serve anche per versare l’Imposta sul Valore delle Cripto-attività (IC) dello 0,2% annuo sul valore al 31 dicembre.
  2. Tassazione delle Plusvalenze: Devi dichiarare e pagare l’imposta sulle plusvalenze (guadagni) realizzate dalla cessione a titolo oneroso di cripto-attività.

Quali Operazioni Generano Plusvalenze Tassabili?

Le plusvalenze da cripto-attività sono tassate con un’imposta sostitutiva del 26%. Sono considerate cessioni a titolo oneroso (eventi imponibili) e, quindi, generano plusvalenza o minusvalenza:

  • Vendita di criptovalute per valuta fiat (Euro, Dollaro, ecc.).
  • Permuta di una cripto-attività con un bene o un servizio.
  • Staking, lending, airdrop e mining di criptovalute che generano un compenso (tassati al momento della percezione, calcolati sul valore di mercato in Euro).

Attenzione ai Cambiamenti sulla Soglia di Esenzione!

Fino all’anno d’imposta 2024, è prevista una franchigia di 2.000 € sulle plusvalenze totali realizzate nell’anno. Se il totale delle tue plusvalenze è inferiore a 2.000 €, non sono tassate. A partire dall’anno d’imposta 2025 (dichiarazione 2026), questa soglia è stata eliminata, rendendo tassabili tutte le plusvalenze.


La Compilazione del Modello 730

La dichiarazione delle criptovalute nel Modello 730 si concentra su due quadri principali, a seconda dell’obbligo da assolvere:

1. Quadro W: Monitoraggio Fiscale e IC

Il Quadro W è la sezione del 730 dedicata al monitoraggio fiscale degli investimenti e delle attività finanziarie detenute all’estero, comprese le cripto-attività.

  • Scopo: Assolvere l’obbligo di monitoraggio fiscale (necessario per tutti gli asset detenuti su piattaforme estere, anche se si hanno solo minusvalenze) e liquidare l’Imposta sul Valore delle Cripto-attività (IC) pari allo 0,2%.
  • Dove si trova: Sezione III – Investimenti e Attività Estere di Natura Finanziaria e Patrimoniale.
  • Dati da inserire:
    • Codice Individuazione Bene (Col. 3): Utilizza il codice 21 per le cripto-attività.
    • Valore Iniziale (Col. 7): Il valore in Euro al 1° gennaio del periodo d’imposta o alla data di acquisto/ricezione.
    • Valore Finale (Col. 8): Il valore in Euro al 31 dicembre del periodo d’imposta.

Esempio: Se il tuo portafoglio valeva 15.000 € al 31/12/2024, il valore da indicare è 15.000 € e l’IC dovuta sarà di 30 € (15.000 \times 0,2%).

2. Quadro T (o RT nel Redditi PF): Tassazione Plusvalenze

Il Quadro T è stato introdotto nel Modello 730/2025 (redditi 2024) per consentire ai contribuenti di dichiarare e liquidare l’imposta sostitutiva del 26% sulle plusvalenze da cripto-attività, senza dover ricorrere al Modello Redditi PF (Quadro RT).

  • Scopo: Calcolare e liquidare l’imposta sostitutiva sulle plusvalenze realizzate nell’anno.
  • Dove si trova: Sezione II – Plusvalenze Finanziarie e da Cripto-attività.
  • Metodo di calcolo: Si applica il metodo LIFO (Last In, First Out), dove si considera venduta l’ultima cripto-attività acquistata.
  • Dati da inserire:
    • Plusvalenze/Minusvalenze: Si inseriscono l’ammontare complessivo delle plusvalenze e minusvalenze realizzate.
    • Calcolo Imposta: Si calcola l’imposta del 26% sulla plusvalenza netta (plusvalenze – minusvalenze), al netto della franchigia di 2.000 € per il 2024.
Operazione FiscaleRiferimento nel ModelloTassazione/Aliquota
Detenzione (Monitoraggio)Quadro WImposta sul Valore (IC) 0,2%
Plusvalenze (Guadagni)Quadro T (o RT)Imposta Sostitutiva 26%

Strumenti Utili e Best Practice

Per garantire la massima precisione e facilità nella dichiarazione, gli hodler e i trader di criptovalute dovrebbero:

Registri e Documentazione

  • Tenuta del Registro: È fondamentale tenere un registro accurato di tutte le operazioni (acquisti, vendite, scambi, ricezione di compensi da staking/mining) in ordine cronologico, con l’indicazione del controvalore in Euro al momento dell’operazione. Questo registro è essenziale in caso di verifiche.
  • Costo d’Acquisto: Se il costo d’acquisto delle cripto-attività non è documentato, si considera pari a zero, il che comporta la tassazione dell’intera somma di vendita come plusvalenza.

Strumenti Automatici e Consulenza

  • Software Fiscali Crypto: L’utilizzo di tax software specializzati in cripto (es. Koinly, Blockpit) può automatizzare il calcolo delle plusvalenze/minusvalenze in base al metodo LIFO e generare i report fiscali in formato compatibile con la normativa italiana.
  • Consulenza Specializzata: Data la complessità e la costante evoluzione normativa del settore, è fortemente raccomandato rivolgersi a un commercialista esperto in fiscalità delle criptovalute per la compilazione finale, specialmente in presenza di volumi elevati o operazioni complesse (DeFi, NFT, ecc.).

FAQ sulla Dichiarazione Criptovalute nel 730

D: Posso usare il 730 se ho solo criptovalute?

R: Sì, a partire dall’anno d’imposta 2024 (dichiarazione 2025), il Modello 730 è stato ampliato con il Quadro T (per le plusvalenze) e il Quadro W (per il monitoraggio), permettendo a molti contribuenti di gestire tutti gli obblighi fiscali delle criptovalute direttamente con questo modello.

D: Quando si considerano tassabili le plusvalenze?

R: Le plusvalenze sono tassabili con imposta sostitutiva del 26% al momento della cessione a titolo oneroso, che include la conversione di criptovaluta in fiat (Euro, Dollaro) o la permuta con beni o servizi. Per l’anno d’imposta 2024, la tassazione scatta solo se le plusvalenze totali superano i 2.000 €.

D: La conversione tra criptovalute (es. BTC in ETH) è tassata?

R: No, lo scambio tra cripto-attività con finalità economiche simili (es. Bitcoin per Ethereum) non è considerato evento imponibile (non genera plusvalenza o minusvalenza), in linea con le interpretazioni dell’Agenzia delle Entrate. L’evento imponibile si verifica quando si esce dal mondo crypto, convertendo in fiat o acquistando beni/servizi.

D: Devo pagare l’Imposta sul Valore (IC) se non ho venduto nulla?

R: Sì. L’Imposta sul Valore delle Cripto-attività (IC), pari allo 0,2% annuo, è dovuta sulla semplice detenzione delle cripto-attività su piattaforme estere o in wallet non custoditi, indipendentemente dal fatto che tu abbia realizzato plusvalenze o meno. Questo obbligo si assolve con il Quadro W.


L’obiettivo della normativa è portare trasparenza e chiarezza in un settore in rapida evoluzione. Essere la fonte di informazione più utile significa capire e applicare le regole specifiche dei nuovi quadri (W e T) del Modello 730.