La quattordicesima sulla pensione di reversibilità rappresenta una somma aggiuntiva erogata dall’INPS nel mese di luglio a favore dei pensionati che soddisfano determinati requisiti anagrafici e reddituali. Anche i titolari di pensione di reversibilità possono beneficiare di questa mensilità aggiuntiva, ma il calcolo presenta alcune specificità. Vediamo nel dettaglio come viene determinata e quali sono le condizioni per averne diritto.

I requisiti fondamentali: età e reddito
Per poter accedere alla quattordicesima, il titolare della pensione di reversibilità deve rispettare due requisiti principali:
- Età: Aver compiuto almeno 64 anni.
- Reddito: Possedere un reddito personale annuo che non superi determinate soglie, stabilite in base al trattamento minimo INPS.
È importante sottolineare che ai fini del calcolo viene considerato unicamente il reddito personale del beneficiario e non quello del nucleo familiare.
Le fasce di reddito per il 2024
Per l’anno 2024, l’importo della quattordicesima varia in base a due fasce di reddito:
- Reddito annuo lordo fino a 11.672,90 euro: In questa fascia si ha diritto all’importo pieno della quattordicesima.
- Reddito annuo lordo compreso tra 11.672,91 e 15.563,86 euro: In questo caso, l’importo della quattordicesima viene erogato in misura ridotta.
Chi supera il tetto massimo di 15.563,86 euro di reddito annuo lordo non ha diritto alla somma aggiuntiva.
Il calcolo degli anni di contribuzione: la particolarità della reversibilità
Il punto cruciale per determinare l’importo esatto della quattordicesima sulla pensione di reversibilità riguarda il calcolo degli anni di contribuzione. A differenza di una pensione diretta, per la reversibilità non vengono considerati per intero i contributi versati dal defunto.
La normativa prevede che gli anni di contribuzione del dante causa (il lavoratore o pensionato deceduto) vengano calcolati al 60%. Questo significa che, per stabilire la fascia contributiva di appartenenza, si dovrà prendere il totale degli anni di contributi del defunto e moltiplicarlo per 0,60.
Esempio pratico: Se il coniuge defunto aveva maturato 30 anni di contributi, ai fini del calcolo della quattordicesima del superstite, gli anni presi in considerazione saranno 18 (30 x 60%).
Gli importi della quattordicesima in base ai contributi
Una volta determinati gli anni di contribuzione “riadattati” e verificata la fascia di reddito di appartenenza, è possibile individuare l’importo della quattordicesima. Le cifre variano anche in base alla tipologia di lavoro svolto dal defunto (lavoratore dipendente o autonomo).
Per redditi fino a 11.672,90 euro lordi annui:
Anni di contribuzione (lavoratori dipendenti) | Anni di contribuzione (lavoratori autonomi) | Importo |
Fino a 15 anni | Fino a 18 anni | 437 euro |
Da 15 a 25 anni | Da 18 a 28 anni | 546 euro |
Oltre 25 anni | Oltre 28 anni | 655 euro |
Esporta in Fogli
Per redditi da 11.672,91 a 15.563,86 euro lordi annui:
Anni di contribuzione (lavoratori dipendenti) | Anni di contribuzione (lavoratori autonomi) | Importo |
Fino a 15 anni | Fino a 18 anni | 336 euro |
Da 15 a 25 anni | Da 18 a 28 anni | 420 euro |
Oltre 25 anni | Oltre 28 anni | 504 euro |
Riprendendo l’esempio precedente, con 18 anni di contributi calcolati, se il defunto era un lavoratore dipendente, il superstite rientrerà nella seconda fascia contributiva (da 15 a 25 anni). Se il suo reddito personale è inferiore a 11.672,90 euro, avrà diritto a 546 euro di quattordicesima. Se invece il suo reddito si colloca nella seconda fascia, l’importo sarà di 420 euro.
È bene ricordare che la quattordicesima non costituisce reddito né ai fini fiscali né per l’accesso ad altre prestazioni previdenziali o assistenziali. Viene erogata in automatico dall’INPS ai pensionati che ne hanno diritto, senza necessità di presentare una domanda specifica.

Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.