Assegnazione Provvisoria nello Stesso Comune: Quando si Può Chiedere?

Assegnazione Provvisoria Stesso Comune

Sei un docente di ruolo e ti stai chiedendo se sia possibile ottenere un’assegnazione provvisoria all’interno dello stesso comune in cui sei titolare? La risposta breve è che, di norma, non è consentito. Tuttavia, esistono delle eccezioni specifiche che permettono di presentare la domanda, a patto di rispettare determinate condizioni. Vediamo nel dettaglio come funziona.

La regola generale, stabilita dal Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) sulla mobilità annuale, prevede un divieto esplicito. Non si può chiedere l’assegnazione provvisoria all’interno del proprio comune di titolarità. Questa misura è pensata per evitare che lo strumento dell’assegnazione provvisoria, nato per rispondere a specifiche esigenze familiari o di salute, venga utilizzato per cambiare semplicemente scuola all’interno della stessa città.

Assegnazione Provvisoria Stesso Comune

L’obiettivo primario dell’assegnazione provvisoria è infatti il ricongiungimento a un familiare (figlio, coniuge, genitore) o la necessità di cure mediche gravi che richiedano la vicinanza a una determinata struttura sanitaria. Queste motivazioni presuppongono, nella maggior parte dei casi, uno spostamento verso un comune diverso.

L’Eccezione dei Comuni con Distretti Sub-Comunali

Esiste però un’importante deroga a questa regola generale. È possibile presentare domanda di assegnazione provvisoria nel comune di titolarità se questo è suddiviso in distretti sub-comunali. Questa casistica si applica principalmente alle grandi città come Roma, Milano, Napoli, Torino, ecc.

In questa situazione, il docente può richiedere l’assegnazione in una scuola situata in un distretto diverso da quello di titolarità. Come sottolineato dalla testata specializzata Orizzonte Scuola, la logica è che un distretto diverso può comunque rappresentare un avvicinamento significativo al luogo di residenza del familiare a cui ci si intende ricongiungere.

Perché la domanda sia valida, devono essere soddisfatte due precise condizioni:

  1. Il comune di titolarità deve essere organizzato in più distretti.
  2. Il docente deve avere diritto a una delle precedenze previste dalla normativa (ad esempio, assistenza a un familiare con disabilità ai sensi della Legge 104/92) e il familiare di riferimento deve risiedere in un distretto diverso da quello della scuola di titolarità.

In fase di compilazione della domanda, sarà cruciale indicare correttamente il distretto sub-comunale di ricongiungimento per non rischiare l’invalidazione della richiesta.

Quali sono i Motivi per l’Assegnazione Provvisoria?

Ricordiamo brevemente i motivi validi per cui un docente può richiedere l’assegnazione provvisoria, sia provinciale che interprovinciale, come riportato da diverse fonti sindacali come la UIL Scuola:

  • Ricongiungimento ai figli o agli affidati di minore età.
  • Ricongiungimento al coniuge, alla parte dell’unione civile o al convivente (purché la convivenza sia stabile e certificata anagraficamente).
  • Gravi esigenze di salute del richiedente, comprovate da idonea certificazione sanitaria.
  • Ricongiungimento al genitore.

È fondamentale che il motivo della richiesta sia documentato in modo rigoroso, allegando tutta la certificazione necessaria al momento della presentazione dell’istanza online. Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ogni anno vengono elaborate decine di migliaia di domande di mobilità annuale, e la correttezza della documentazione è un fattore decisivo per l’esito positivo.


FAQ – Domande Frequenti

Posso chiedere assegnazione provvisoria per una scuola a 1 km da quella di titolarità, nello stesso comune? No, se il comune non è suddiviso in distretti sub-comunali, vige il divieto generale. La richiesta di assegnazione provvisoria non può essere fatta all’interno del comune di titolarità, a prescindere dalla distanza tra le scuole o da eventuali disagi logistici.

Sono titolare a Roma nel distretto X, posso chiedere assegnazione provvisoria per una scuola nel distretto Y dello stesso comune? Sì, è possibile. Se il motivo del ricongiungimento (es. la residenza del coniuge) si trova nel distretto Y, puoi presentare la domanda per le scuole di quel distretto. Non potrai, invece, indicare preferenze per scuole appartenenti al tuo stesso distretto di titolarità (distretto X).

Se non ho nessuna delle precedenze previste dalla Legge 104, posso comunque chiedere assegnazione nel mio comune con distretti? La normativa aggiornata, come interpretata dalle principali fonti sindacali, lega strettamente la possibilità di chiedere assegnazione nello stesso comune al godimento di una delle precedenze. In generale, l’eccezione è stata pensata per tutelare situazioni di particolare gravità e urgenza, come l’assistenza a un familiare disabile.

Cosa si intende per “ricongiungimento al convivente”? Per convivente si intende la persona con cui si ha un legame affettivo stabile, risultante da una certificazione anagrafica di convivenza di fatto (ai sensi della Legge 76/2016). Non è sufficiente una semplice coabitazione; il legame deve essere ufficialmente registrato presso l’anagrafe comunale.