L’attesa per GPT-5, il prossimo grande passo di OpenAI nel campo dell’intelligenza artificiale, è palpabile. Le indiscrezioni e le anticipazioni disegnano il ritratto di un modello destinato non solo a superare i suoi predecessori, ma a ridefinire la nostra interazione con la tecnologia. Scopriamo cosa potrebbe portare con sé questa nuova, attesissima versione.

Un salto di qualità: intelligenza a livello superiore
La differenza più significativa di GPT-5 risiederà nella sua potenza di ragionamento. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha offerto un paragone illuminante per descrivere questa evoluzione: se GPT-3 era come conversare con uno studente delle superiori e GPT-4 con uno universitario, interagire con GPT-5 sarà come dialogare con un ricercatore con un dottorato di ricerca.
Secondo quanto riportato da The Verge, Altman ha paragonato l’impatto di questo lancio a quello del primo iPhone con display Retina, un evento che ha segnato un cambio di paradigma tecnologico. Una delle novità più interessanti sarebbe un sistema “router” interno, capace di analizzare la richiesta dell’utente e indirizzarla automaticamente alla versione del modello più adatta, semplificando drasticamente l’esperienza d’uso per milioni di persone.
Oltre le parole: applicazioni e affidabilità
Non si tratta solo di potenza bruta. GPT-5 promette di eccellere in ambiti pratici con un’affidabilità senza precedenti. Le performance nei test di programmazione tecnica, come SWE-Bench Verified (74,9%) e Aider Polyglot (88%), lascerebbero la concorrenza molto indietro, permettendo la creazione di applicazioni web complesse da un singolo prompt.
Un altro dato cruciale riguarda la sicurezza e l’accuratezza. OpenAI avrebbe dedicato oltre 5.000 ore di test per mitigare i rischi. Il risultato? Una drastica riduzione delle cosiddette “allucinazioni”:
- -45% di errori fattuali rispetto a GPT-4o nella ricerca web.
- -80% di errori quando si attiva una specifica modalità di “ragionamento profondo”.
Anche il settore sanitario vedrebbe benefici tangibili, con performance superiori nel benchmark HealthBench, dove il modello agirebbe come uno strumento proattivo. OpenAI sottolinea che non sostituirà un medico, ma potrà essere un valido aiuto per comprendere referti e prepararsi a una visita specialistica.
Conclusione
GPT-5 si preannuncia come molto più di un semplice aggiornamento. Con un’intelligenza più profonda, un’usabilità semplificata e un’affidabilità notevolmente migliorata, potrebbe davvero inaugurare una nuova era nel rapporto tra uomo e macchina. Mentre attendiamo il rilascio ufficiale, il futuro dell’intelligenza artificiale non è mai sembrato così vicino e promettente.
Per restare aggiornato sulle ultime novità e approfondire il tema, ti consigliamo di seguire le fonti ufficiali:
- Blog ufficiale di OpenAI: https://openai.com/blog
- Sezione AI di The Verge: https://www.theverge.com/ai-artificial-intelligence

Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.