La vulnerabilità più grande non è il codice, ma la persona. Questa frase, spesso ripetuta dagli esperti di sicurezza informatica, riassume perfettamente l’essenza della minaccia nota come social engineering. Non si tratta solo di virus o malware complessi, ma di vera e propria manipolazione psicologica. E in Italia, la situazione merita un’attenzione straordinaria.

Un Pericolo in Crescita nel Contesto Italiano
I dati non lasciano spazio a dubbi: la pressione sugli utenti è in aumento. Nel 2024, gli attacchi basati su phishing e social engineering sono cresciuti del 35%, arrivando a toccare l’11% di tutti gli incidenti gravi registrati nel Paese (fonte: Vox Investigazioni). Il phishing, la tattica che sfrutta email, SMS (smishing) o pagine web fasulle per rubare dati, è la manifestazione digitale più diffusa di questo fenomeno.
Per comprendere, pensiamo al social engineering come a un cerchio grande che include tutte le forme di manipolazione, online, offline o ibride. Il phishing è il suo sottoinsieme specializzato, quello che usa l’inganno digitale per farci credere di interagire con un’entità legittima, che sia la nostra banca, l’INPS o un dirigente aziendale. L’obiettivo finale è sempre lo stesso: estrarre credenziali, codici OTP o dati sensibili.
L’efficacia di queste truffe risiede nella capacità di fare leva su urgenza, paura, curiosità o senso di autorità. Un esempio classico, noto come “truffa del CEO” (Business Email Compromise – BEC), vede l’aggressore spacciarsi per un dirigente. Invia un’email urgente al dipendente del reparto finanziario, magari facendo riferimento a un fantomatico “progetto riservato”, e richiede un bonifico immediato o l’invio di dati cruciali. Il tono autoritario e la fretta impediscono al dipendente di verificare, trasformandolo nel bersaglio inconsapevole.
La Formazione: il Firewall Umano
Se l’antivirus può bloccare gli allegati infetti, non può impedire a una persona di inserire volontariamente le proprie credenziali in un sito web fasullo. La difesa più robusta di un’azienda risiede nella consapevolezza del suo personale.
Le aziende in Italia, in aderenza al GDPR (Regolamento UE 2016/679), hanno l’obbligo di adottare misure di sicurezza adeguate a prevenire le violazioni dei dati personali, il cosiddetto Data Breach. Un attacco di phishing riuscito che porta al furto di credenziali e dati (ad esempio, anagrafici o sanitari) è una violazione. Le conseguenze, in termini di sanzioni pecuniarie (fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato mondiale) e danni reputazionali, sono severe.
Strategie per Potenziare lo Scudo Umano:
- Formazione Continuativa e Pratica: Non bastano sessioni annuali. Serve un addestramento costante che includa simulazioni di phishing periodiche. Testare la capacità dei dipendenti di riconoscere le email fasulle è un ottimo modo per misurare la vulnerabilità e rafforzare le aree deboli.
- Verifica Incrociata e Protocolli: Insegnare ai dipendenti a non agire mai d’impulso. Qualsiasi richiesta di dati sensibili, password o trasferimenti di denaro, anche se apparentemente proveniente da un superiore, deve prevedere una verifica su un canale separato (ad esempio, una telefonata al dirigente su un numero conosciuto o un incontro di persona). Spezzettare i processi critici (come il pagamento delle fatture) in più fasi di proprietà di dipendenti diversi costringe l’attaccante a manipolare più obiettivi, riducendo le sue probabilità di successo.
- Riconoscere i Segnali d’Allarme:
- Pressione Temporale o Emotiva: Messaggi che chiedono di “agire entro 30 minuti” o che fanno leva su paura (es. “il tuo account verrà bloccato”) o avidità (es. “hai vinto un premio”).
- Richieste di Dati Sospette: Se la banca o l’azienda ti domandano dati che dovrebbero già possedere (es. codice fiscale completo), è un segnale di stop.
- Controllo Minuzioso degli URL: Prima di fare clic, passare il mouse sopra il link per visualizzare l’indirizzo reale. Spesso, un singolo carattere è sbagliato (typosquatting), ad esempio
googgle.com
invece digoogle.com
.
Secondo il Garante della Privacy, la mancanza di adeguati piani formativi e di security awareness è uno dei fattori principali che espone le aziende agli attacchi. Una politica interna ben definita che definisca la classificazione dei dati e i protocolli di gestione degli incidenti è fondamentale.
Misure Tecnologiche: Un Supporto Indispensabile
La consapevolezza umana è essenziale, ma la tecnologia non può essere ignorata. Le aziende devono implementare misure per limitare i danni di un errore umano:
- Autenticazione a più fattori (MFA) o a due fattori (2FA): L’utilizzo di un codice temporaneo (OTP) oltre alla password rende molto più difficile per l’aggressore utilizzare le credenziali rubate. L’MFA è oggi uno standard di sicurezza imprescindibile per l’accesso a sistemi critici.
- Filtri Anti-Spam e Anti-Phishing: Soluzioni avanzate che utilizzano l’intelligenza artificiale per identificare e bloccare le email sospette prima che raggiungano la casella di posta dei dipendenti.
- Aggiornamenti e Patching: Mantenere aggiornati sistemi operativi e software per chiudere le vulnerabilità che il social engineering a volte sfrutta per introdurre malware dopo aver convinto un utente a scaricare un allegato.
La lotta al phishing e al social engineering è una maratona, non uno sprint. Richiede impegno costante, investimento nella preparazione e una cultura aziendale che incoraggi la segnalazione di qualsiasi messaggio o tentativo sospetto, senza paura di giudizio. Solo così si può sperare di proteggere efficacemente i dipendenti italiani e, di conseguenza, l’integrità dei dati aziendali.
FAQ su Phishing e Social Engineering
Qual è la differenza principale tra social engineering e phishing?
Il social engineering è il termine generico per qualsiasi manipolazione psicologica volta a ottenere informazioni, e può avvenire online o offline. Il phishing è una sua specifica tecnica digitale che utilizza messaggi (email, SMS, ecc.) e siti web falsi per impersonare un’entità fidata e rubare dati, come credenziali o numeri di carta di credito.
Se un dipendente cade in una truffa di phishing, quali sono le conseguenze per l’azienda?
L’azienda rischia una violazione dei dati personali (Data Breach) se vengono sottratte informazioni di clienti o dipendenti. Questo comporta l’obbligo di notifica al Garante della Privacy e, in caso di mancata adozione di misure di sicurezza adeguate (come la formazione), l’azienda può incorrere in pesanti sanzioni del GDPR, oltre al danno reputazionale e alle perdite finanziarie dirette.
Cos’è lo “spear phishing” e perché è più pericoloso?
Lo spear phishing è una variante del phishing che mira a una persona o un gruppo specifico all’interno di un’organizzazione. L’attaccante raccoglie prima informazioni dettagliate sul bersaglio (il suo ruolo, i suoi colleghi, ecc.) per rendere il messaggio molto più credibile e personalizzato. È più pericoloso perché la personalizzazione aumenta enormemente il tasso di successo della truffa.
Per approfondire i modelli di attacco e le tecniche di difesa, puoi guardare questo video: Social Engineering – Phishing e modelli (25/11/2021). Questo contenuto offre una panoramica sugli aspetti tecnici e psicologici che alimentano queste truffe.

Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.