Google Chrome, il browser che domina il web a livello globale, potrebbe presto cambiare proprietario. A seguito di importanti sentenze antitrust, il Dipartimento di Giustizia americano ha chiesto a Google di cedere il suo prodotto più iconico, scatenando una corsa all’acquisto tra i giganti della tecnologia.
Le accuse di monopolio e la possibile vendita
Il futuro di Chrome è in bilico a causa di due sentenze storiche. Un tribunale statunitense ha prima stabilito che Google ha violato le leggi antitrust per mantenere il suo monopolio nella ricerca online e, successivamente, nel mercato della pubblicità digitale. La conseguenza? Una richiesta drastica da parte del Dipartimento di Giustizia: obbligare la società a vendere il suo browser.
Essere costretti a cedere Chrome sarebbe un colpo durissimo per Alphabet Inc., la casa madre di Google. Il browser non è solo una porta d’accesso ai servizi dell’azienda, ma anche una fonte inestimabile di dati sulle abitudini degli utenti. Gli analisti di Barclays hanno definito questa eventualità uno “scenario da cigno nero”, prevedendo un potenziale crollo del valore delle azioni Google tra il 15% e il 25%. Google, dal canto suo, si difende sostenendo che una vendita renderebbe il browser obsoleto e vulnerabile a cyberattacchi.
Chi sono i pretendenti per Chrome?
Mentre si attende la decisione finale del giudice, diversi colossi del settore si sono già fatti avanti, pronti a cogliere un’opportunità unica. La lista dei potenziali acquirenti include nomi che potrebbero ridisegnare gli equilibri del web.
- Search.com e Perplexity: Due realtà emergenti nel campo della ricerca basata su intelligenza artificiale hanno presentato offerte miliardarie. Search.com ha messo sul piatto 35 miliardi di dollari, mentre Perplexity ne ha offerti 34,5. Entrambe le startup vedono in Chrome un veicolo eccezionale per diffondere le loro tecnologie AI.
- OpenAI: L’azienda dietro ChatGPT ha confermato pubblicamente il suo interesse. Durante un’udienza, il responsabile del prodotto, Nick Turley, ha dichiarato che OpenAI sarebbe interessata all’acquisto, come “molte altre parti”. Anche il CEO Sam Altman ha ribadito: “Se Chrome è davvero in vendita, dovremmo dargli un’occhiata”.
- Yahoo: Lo storico rivale di Google, oggi di proprietà di Apollo Global Management, non si è tirato indietro. Brian Provost, direttore di Yahoo Search, ha definito Chrome “l’attore strategico più importante sul web”, confermando l’interesse a procedere con un’offerta.
Conclusione
Il destino di Google Chrome è appeso a un filo. La decisione del tribunale, attesa a breve, potrebbe innescare il più grande cambiamento nel mondo del web degli ultimi decenni. La vendita del browser più utilizzato al mondo non solo indebolirebbe Google, ma aprirebbe scenari completamente nuovi, con l’intelligenza artificiale pronta a diventare la nuova protagonista della navigazione online.
Per approfondire la vicenda e seguire gli sviluppi legali, puoi consultare le coperture giornalistiche di fonti autorevoli come:
Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.