L’ecosistema dell’informazione è in fermento. Assistiamo a un cambiamento epocale nel modo in cui le notizie vengono prodotte, distribuite e consumate. L’avvento del digitale, con la sua immediatezza e onnipresenza, ha di fatto ridefinito il concetto stesso di “notizia” e il ruolo del giornalista. Non è una trasformazione graduale, ma un vero e proprio ribaltamento del paradigma mediatico tradizionale, una rivoluzione in cui l’utente non è più un semplice fruitore passivo, ma è coinvolto attivamente nel flusso informativo.

Il Trionfo della Notizia Digitale e la Crisi della Fiducia
Oggi, Internet si è consolidato come la fonte principale di notizie per una fetta sempre più ampia della popolazione. L’immediatezza e la varietà che offre hanno “sconfitto” i media tradizionali, soprattutto tra le fasce d’età più giovani. Tuttavia, questa vittoria del digitale porta con sé un’ombra: un livello di fiducia verso le notizie online che resta significativamente basso (Osservatorio annuale sul sistema dell’informazione di Agcom, 2025).
Secondo i dati del Digital News Report Italia 2025, una parte crescente di persone, il 27% per l’esattezza, considera le notizie sempre più inaffidabili, con un 31% che ne evita il consumo perché ritiene abbiano un impatto negativo sul proprio umore. Questo scenario mette in luce la doppia natura del successo digitale: grande diffusione, ma fragilità nella percezione dell’autorevolezza.
L’utente cerca velocità e personalizzazione. Le nuove tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale e il machine learning, hanno la potenzialità di offrire notizie su misura, basate sui singoli interessi. Questo è un dato cruciale: i brand di informazione che sapranno connettersi con il lettore in modo autentico e profondo usciranno vincenti in un mercato saturo di rumore.
L’Intelligenza Artificiale Riscrive le Regole del Traffico
L’introduzione dei servizi di riepilogo automatico, come l’AI Overview di Google, rappresenta una delle sfide più immediate e significative per il giornalismo online. Questi riassunti generati dall’AI, che compaiono direttamente nei risultati di ricerca, sono pensati per migliorare l’esperienza utente offrendo risposte immediate. Se da un lato l’AI Overview può ridurre il “caos” informativo, fornendo una sintesi rapida, dall’altro ha un effetto collaterale pesante: riduce drasticamente il numero di clic sui risultati di ricerca organici, minando il modello di business basato sul traffico pubblicitario dei siti di notizie.
Secondo un report del Reuters Institute del 2025, il 74% degli editori intervistati si dice preoccupato per il calo di traffico generato dai motori di ricerca. Un altro studio (Pew Research Center, 2025) ha evidenziato come gli utenti siano meno propensi a cliccare sui link quando è presente un riassunto IA, concludendo spesso la sessione di navigazione già in quella pagina.
Come Adattarsi all’Era dell’AEO
Questo scenario impone un ripensamento radicale della strategia SEO, che non basta più a garantire visibilità. L’obiettivo si sposta da “scalare la SERP” (Search Engine Results Page) a “diventare la risposta” attraverso l’AEO (Answer Engine Optimization). Gli editori che riescono a fornire contenuti strutturati e ricchi di dati hanno una maggiore possibilità di essere citati e rielaborati dall’AI stessa.
Alcune direzioni per ottimizzare i contenuti per le AI Overviews includono:
- Strutturare i testi in modo che rispondano direttamente alle domande comuni.
- Usare titoli e sottotitoli chiari e specifici.
- Implementare dati strutturati e markup per facilitare l’estrazione delle informazioni.
- Inserire dati, statistiche e fonti verificabili per rafforzare l’autorevolezza.
Si passa da un modello di clickbait (titoli sensazionalistici per attirare il clic) a quello che alcuni definiscono trustbait: la sostanza e l’affidabilità dei contenuti sono i nuovi fattori chiave di successo.
Il Valore Inestimabile del Giornalismo Umano
Nonostante l’ascesa dell’automazione, il ruolo del giornalista professionista non scompare, ma si trasforma. L’AI è eccezionale nell’aggregare e riassumere informazioni, ma non possiede l’etica, il discernimento e la capacità di analisi umana che distinguono il giornalismo di qualità.
Parafrasando la scrittrice Dacia Maraini, l’informazione dovrebbe essere “ricerca, dubbio, un interrogarsi e discutere sui grandi problemi che ci riguardano”, e non semplicemente il luogo della sopraffazione o del sensazionale. Il giornalismo di approfondimento, le inchieste e le analisi originali che offrono contesto e profondità sono risorse che l’AI fatica a replicare con la stessa autorevolezza.
In un’epoca in cui la pubblicazione è ridotta a un “bottone sullo smartphone” (secondo una riflessione di un esperto di giornalismo digitale) e chiunque può essere una “fonte”, il compito di distinguere il vero dal falso e di verificare le informazioni (il fact-checking) diventa la funzione sociale cruciale del giornalismo. È un mestiere che richiede di riconquistare con l’autorevolezza il tempo e la fiducia del lettore, creando un legame solido, alternativo alla logica di intrattenimento superficiale delle grandi piattaforme social.

Domande Frequenti sul Giornalismo Digitale
Come cambia il ruolo del giornalista con l’avvento dell’AI Overview?
Il giornalista diventa un curatore e un investigatore di alto livello. Non è più sufficiente riportare i fatti; serve aggiungere contesto, analisi e interpretazione che l’AI non può offrire. La sua funzione si concentra sulla verifica delle fonti (fact-checking) e sulla creazione di contenuti di valore unico che l’AI generativa deve per forza citare. Il valore sta nell’originalità e nell’autorevolezza.
Quali sono i rischi economici per i siti di notizie?
Il rischio principale è il crollo del traffico web a causa dell’introduzione delle AI Overview che offrono risposte complete direttamente nella pagina di ricerca. Questo fenomeno, noto come zero-click search, minaccia il modello di business basato sulla pubblicità e la sostenibilità economica di molte testate. Molti editori, come in Italia la Fieg, stanno trattando con le Big Tech per un equo compenso per l’utilizzo dei contenuti.
Cos’è l’Answer Engine Optimization (AEO) e perché è importante?
L’AEO è una strategia di contenuto che mira a fornire risposte dirette e complete alle domande che gli utenti digitano nei motori di ricerca. L’obiettivo non è solo ottenere un clic, ma essere scelti dall’AI come fonte primaria da cui estrarre il riassunto. Questo si ottiene utilizzando dati strutturati, formattazione chiara (elenchi, tabelle) e contenuti autorevoli che l’AI può facilmente elaborare e citare in sintesi.
Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.



