Con quali parametri si raggiunge il benessere termico

Scopri quali sono i parametri fondamentali per raggiungere il benessere termico in casa e in ufficio

Ottenere il benessere termico in casa o in ufficio non è solo una questione di accendere il riscaldamento o il condizionatore. È una sensazione molto più complessa, uno stato di equilibrio in cui il nostro corpo non sente né caldo né freddo. Ma quali sono i parametri che trasformano un ambiente in un luogo davvero confortevole? Scopriamoli insieme.

Il comfort termico, o benessere termo-igrometrico, è quella condizione in cui la mente esprime piena soddisfazione nei confronti dell’ambiente che la circonda. Per raggiungere questo equilibrio perfetto, è necessario che diversi fattori, sia ambientali che personali, lavorino in armonia.

Scopri quali sono i parametri fondamentali per raggiungere il benessere termico in casa e in ufficio

I Fantastici 4 del Comfort Ambientale

Esistono quattro parametri ambientali principali che determinano come percepiamo la temperatura di una stanza. Giocare con questi valori è la chiave per creare un microclima ideale.

  • Temperatura dell’aria: È il valore che tutti conosciamo, quello misurato dal termometro. In inverno, il range ideale si attesta tra i 19°C e i 22°C, mentre in estate si consiglia di mantenerla tra i 24°C e i 26°C. Temperature troppo distanti da questi valori costringono il nostro corpo a un super lavoro per mantenere la sua temperatura interna costante di circa 37°C.
  • Umidità relativa: Spesso sottovalutata, l’umidità dell’aria ha un impatto enorme sulla nostra percezione del calore. Un’umidità troppo alta in estate accentua la sensazione di afa, perché ostacola l’evaporazione del sudore. Al contrario, un’aria troppo secca in inverno può causare fastidi alle vie respiratorie. Il valore ottimale si colloca tra il 40% e il 60%.
  • Velocità dell’aria: Una leggera brezza in una giornata calda può essere piacevole, ma le correnti d’aria costanti, soprattutto in inverno, sono una delle principali cause di disagio. In inverno, la velocità dell’aria non dovrebbe superare gli 0,1 m/s, mentre in estate si può arrivare a 0,2 m/s per favorire il raffrescamento.
  • Temperatura media radiante: Questo è un parametro più tecnico, ma fondamentale. Rappresenta la media delle temperature di tutte le superfici che ci circondano (muri, finestre, soffitti, pavimenti). Se le pareti di una stanza sono molto fredde, percepiremo una sensazione di freddo anche se la temperatura dell’aria è nel range ideale. Questo perché il nostro corpo irradia calore verso le superfici più fredde. L’ideale è che la differenza tra la temperatura dell’aria e quella media radiante sia minima, non superiore a 2-3°C.

Non Dimentichiamoci di Noi: I Fattori Personali

Oltre ai parametri ambientali, il nostro benessere termico è influenzato da due fattori strettamente personali, che spiegano perché persone diverse nella stessa stanza possono avere percezioni termiche differenti.

  • Metabolismo energetico (met): Indica la quantità di calore prodotta dal nostro corpo in base all’attività che stiamo svolgendo. Una persona seduta a una scrivania produce molta meno energia (e calore) di una che sta facendo attività fisica.
  • Isolamento termico del vestiario (clo): L’abbigliamento che indossiamo agisce come una barriera tra il nostro corpo e l’ambiente. Più pesante è il vestiario, maggiore sarà l’isolamento termico (valore “clo” più alto). È per questo che in inverno ci copriamo di più per mantenere il calore corporeo.

Raggiungere il benessere termico significa quindi trovare il giusto bilanciamento tra tutti questi parametri. Non basta impostare una temperatura sul termostato, ma è necessario considerare l’umidità, evitare le correnti d’aria fastidiose, garantire che le superfici non siano troppo fredde e, naturalmente, adattare il proprio abbigliamento e considerare l’attività svolta. Un ambiente ben progettato e isolato è il primo passo per vivere e lavorare in condizioni di comfort ottimali, tutto l’anno.