Il cloud è diventato il motore invisibile di ogni azienda digitale. Ma pochi sanno che può contribuire in modo significativo alle emissioni di CO₂.
Adottare un cloud sostenibile riduce la carbon footprint e migliora l’efficienza energetica IT.
Negli ultimi anni, i colossi tecnologici come Google e Microsoft hanno introdotto strategie aggressive per il cloud green. Analizziamo come anche le PMI possono adottare soluzioni sostenibili, abbattendo sprechi, costi e impatto ambientale.

Cos’è il cloud sostenibile e perché è importante nel 2025?
Il cloud sostenibile si riferisce all’utilizzo di servizi cloud progettati per ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO₂.
Perché il cloud inquina?
Secondo un report di IEA (International Energy Agency), i data center consumano circa 1-1,5% dell’elettricità mondiale. Entro il 2030, questa cifra potrebbe triplicare.
- Ogni attività online, dai backup ai big data, ha un costo energetico reale.
- Le infrastrutture cloud tradizionali operano spesso con server sovraccarichi o inefficienti.
L’urgenza di cambiare
L’adozione di un cloud sostenibile permette di:
- ridurre fino al 80% le emissioni legate all’IT (fonte: Google Sustainability);
- migliorare la reputazione aziendale;
- allinearsi agli standard ESG richiesti da investitori e istituzioni.
Come scegliere un provider cloud sostenibile?
1. Certificazioni ambientali: cosa verificare?
Un provider realmente sostenibile deve possedere almeno una di queste certificazioni:
- ISO 14001 (gestione ambientale)
- Energy Star for Data Centers
- CarbonNeutral® Certification
Google Cloud, AWS e Microsoft Azure pubblicano report annuali sulla sostenibilità con dati trasparenti.
2. Data center alimentati da energia rinnovabile
Scegli data center che operano al 100% con fonti rinnovabili.
Google, ad esempio, ha raggiunto il 100% di energia rinnovabile già nel 2017 (fonte).
Quali strategie tecniche adottare per un cloud più green?
Virtualizzazione e container: meno risorse, più efficienza
Tecnologie come Docker, Kubernetes e VM ottimizzate consentono di:
- ridurre il numero di server attivi
- migliorare l’allocazione delle risorse
- abbassare il consumo energetico complessivo
Monitoraggio continuo del consumo energetico
Implementa strumenti di cloud monitoring, come:
- AWS CloudWatch
- Azure Monitor
- Google Cloud Operations Suite
Permettono di identificare sprechi energetici, processi ridondanti e carichi non distribuiti.
Come integrare la sostenibilità nel ciclo di vita del software?
Sviluppare con un approccio “green coding”
Il green coding è la pratica di scrivere codice ottimizzato per consumare meno risorse:
- meno chiamate API
- gestione efficiente della cache
- script asincroni
Secondo il Green Software Foundation, il green software può ridurre le emissioni fino al 45% in alcune applicazioni web.
DevOps sostenibile: pipeline leggere e automatizzate
Automatizza i processi CI/CD per evitare build e deployment inutili.
Usa strumenti come:
- GitHub Actions
- Jenkins GreenOps Plugin
- Terraform per l’Infrastructure as Code sostenibile
Benefici economici del cloud sostenibile
Un cloud ottimizzato consuma meno energia = bollette più basse.
- Secondo una stima di Accenture, le aziende che migrano verso un cloud sostenibile possono risparmiare fino al 30% dei costi IT.
- Inoltre, accedono a crediti fiscali o incentivi legati alla transizione ecologica.
Esempi reali: chi sta già applicando strategie di cloud sostenibile?
Google Cloud Platform
- 100% energia rinnovabile dal 2017
- Nuovo obiettivo: zero emissioni nette entro il 2030
- Sito ufficiale sulla sostenibilità
Microsoft Azure
- Carbon negative entro il 2030
- Investimento di $1 miliardo in tecnologie green
- Iniziativa Cloud for Sustainability
Startup italiane
- E-Novia, startup milanese, utilizza soluzioni cloud ottimizzate su server “green” per ridurre l’impronta ambientale dei propri servizi di mobilità.
- Diverse PMI adottano Aruba Green Data Center, alimentato al 100% da fonti rinnovabili certificate.
FAQ – Domande frequenti sul cloud sostenibile
Qual è il cloud provider più sostenibile?
Google Cloud è attualmente il provider con le politiche ambientali più avanzate, seguito da Microsoft Azure e AWS.
Quanto si può risparmiare con il cloud sostenibile?
Si può risparmiare tra il 20% e il 30% dei costi IT annui, grazie a un minor consumo energetico e a una migliore ottimizzazione delle risorse.
Le PMI possono davvero fare la differenza?
Sì. Anche piccole azioni, come la virtualizzazione o l’uso di provider green, possono ridurre la CO₂ e attrarre clienti sensibili all’ambiente.
Il green cloud è obbligatorio per legge?
Non ancora ovunque, ma diverse direttive europee ESG stanno rendendo obbligatorie le rendicontazioni ambientali per le aziende medio-grandi.

Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.