Massimizzare il Profitto: Le Percentuali di Ricarico Medie nel 2025

Tabella comparativa percentuali ricarico

Le percentuali di ricarico (o markup) per settore nel 2025 variano notevolmente a seconda dell’industria, del modello di business e, in Italia, sono spesso correlate ai coefficienti di redditività del regime forfettario o agli studi di settore/ISA. Calcolare e monitorare il markup e il margine di profitto lordo è fondamentale per la salute finanziaria di qualsiasi azienda.

Mentre in alcuni settori altamente competitivi il ricarico può essere minimo (es. grande distribuzione), in altri (servizi professionali, lusso) può superare ampiamente il 100%. La tendenza per il 2025 è un rafforzamento dell’attenzione dell’Agenzia delle Entrate sull’uso del metodo del ricarico come presunzione semplice in fase di accertamento.

Tabella comparativa percentuali ricarico

Percentuali di Ricarico e Margini di Profitto Lordo per Settore

Il ricarico è la percentuale aggiunta al costo del bene o servizio per determinare il prezzo di vendita. Non va confuso con il margine di profitto lordo, che è il profitto espresso come percentuale del prezzo di vendita.

Settore/Attività (Esempi)Codice ATECO (Esempi)Coefficiente di Redditività Forfettario 2025 (Italia)Ricarico/Markup Medio Lordo Stimato (Indicativo)
Servizi Professionali e Attività Intellettuali70.22.09 / 74.90.99 (Consulenza, Architetti, Designer)78%150% – 300%+
Sanità e Assistenza Sanitaria86.90.29 / 86.23.0078%200% – 400%+
Attività Artigianali e Manifatturiere33.00.00 (Produzione di beni, falegnameria, etc.)67%70% – 120%
Servizi di Alloggio e Ristorazione55.00.00 / 56.00.00 (Bar, Ristoranti, Hotel)40%120% – 350% (Per il Food & Beverage)
Commercio al Dettaglio e all’Ingrosso47.00.00 / 46.00.00 (Negozi, E-commerce generico)40%50% – 150%
Intermediari e Agenti di Commercio46.1 / 46.19.9962%80% – 150% (Inclusa la commissione)
Costruzioni e Lavori Edili41.20.00 / 43.00.0067%50% – 100%
Trasportatori di Merci conto terzi49.41.0080%20% – 40%

Nota Cruciale: Il “Coefficiente di Redditività” è un dato fiscale italiano (Regime Forfettario) che stabilisce la percentuale di ricavi considerata imponibile (presumendo i costi). Non è il margine di profitto reale o il markup commerciale, ma è spesso utilizzato dal Fisco come metro di paragone indiretto della redditività attesa per settore.

Come si calcola la Percentuale di Ricarico?

La percentuale di ricarico (o markup) è calcolata dividendo il margine di profitto lordo per il costo del prodotto (costo di acquisto o di produzione) e moltiplicando per 100.

Percentuale di Ricarico (Markup) = ((Prezzo di Vendita - Costo del Bene Venduto) / Costo del Bene Venduto) x 100

Esempio Pratico: Un commerciante acquista un articolo a €100 e lo rivende a €150. Il ricarico è: $ (150 – 100) / 100 \times 100 = 50\% $.

Fattori Chiave che Influenzano il Markup nel 2025

Nel panorama economico attuale, diversi fattori hanno un impatto diretto sulla capacità di un’azienda di applicare un alto ricarico:

  • Elevato Costo della Merce (COGS): L’inflazione e i problemi della supply chain continuano ad erodere i margini. Le aziende sono costrette ad alzare i prezzi (e quindi il ricarico nominale) solo per mantenere un margine di profitto netto stabile.
  • Unique Selling Proposition (USP) e Brand Strength: I marchi forti e i prodotti con una proposta di valore unica (ad esempio, lusso, innovazione tecnologica) possono sostenere ricarichi significativamente più alti, arrivando oltre il 400% in alcuni casi (es. software proprietario o moda di alta gamma).
  • Servizi Aggiuntivi/Personalizzazione: Nei settori dei servizi (es. logistica, IT), l’aggiunta di servizi ad alto valore (come la personalizzazione, l’assistenza post-vendita avanzata) permette un incremento del margine unitario, che in alcuni magazzini conto terzi può aumentare il profitto unitario del 15%.

Il Ruolo del Fisco: Accertamenti Basati sul Ricarico (Italia)

Sì, l’Amministrazione Finanziaria italiana (Agenzia delle Entrate) utilizza il metodo della percentuale di ricarico come presunzione semplice per ricostruire i ricavi non dichiarati, specialmente in assenza di una contabilità accurata.

La Corte di Cassazione, con diverse ordinanze del 2025, ha ribadito la legittimità di questo metodo nell’accertamento analitico-induttivo, a condizione che l’Ufficio fornisca una motivazione robusta e dati settoriali adeguati e rappresentativi.

Rischi di Scostamento Dalla Media di Settore

Due aspetti cruciali da considerare:

  • Soglia Indiziaria: Sebbene non esista una soglia fissa per legge, nella prassi fiscale uno scostamento di 15% – 20% tra il ricarico dichiarato e la media attesa per il settore può far scattare un controllo approfondito.
  • Onere della Prova: Se il Fisco contesta un ricarico troppo basso, spetta al contribuente fornire una prova contraria dettagliata e non generica (ad esempio, documentando sconti massivi, vendita di fondi di magazzino, o un modello di business low-cost con volumi elevati).

Esempio Accertamento (Settore Ristorazione – Fittizio):

Se il Fisco stabilisce che un bar nella tua zona dovrebbe avere un ricarico medio del 120% e tu dichiari solo il 50%, potresti subire una contestazione per ricavi sottratti a tassazione. Se il costo del venduto è €50.000, un ricarico atteso del 120% implicherebbe ricavi presunti di €110.000, con una possibile contestazione per la differenza.


Strategie per Ottimizzare il Margine di Ricarico nel 2025

L’ottimizzazione del ricarico non significa solo aumentare i prezzi, ma anche lavorare sull’efficienza e sulla percezione del valore.

1. Controllo dei Costi del Venduto (COGS)

  • Rinegoziazione dei Fornitori: Ricontrattare i prezzi di acquisto può avere un impatto diretto sul margine. Una riduzione dei costi del 5% si traduce in un aumento immediato e diretto del margine di profitto lordo.
  • Ottimizzazione della Logistica: Per il commercio e la manifattura, l’adozione di sistemi automatizzati di gestione del magazzino può ridurre i costi operativi anche del 10% annuo (Fonte: Dati di settore Logistica 2025).

2. Strategie di Prezzo Dinamico e Valore

  • Pricing Basato sul Valore (Value-Based Pricing): Anziché basare il prezzo solo sul costo, si stabilisce un prezzo che riflette il valore percepito dal cliente. Nei servizi professionali, questo è fondamentale per giustificare i ricarichi più elevati (fino al 300%).
  • Tiering dei Servizi: Offrire diversi livelli di servizio (Basic, Premium, Elite) permette di intercettare diverse fasce di clientela, aumentando il margine sui livelli superiori.

3. Focus sulla Redditività Netta

Non è il ricarico più alto che garantisce il successo, ma il margine di profitto netto. Nel settore delle discoteche, ad esempio, nonostante ricarichi elevati sul beverage, il margine netto complessivo (dopo costi fissi e tasse) è stimato tra il 10% e il 20% del fatturato (Fonte: Business Plan di settore 2025). Lavorare sul break-even point (punto di pareggio) è cruciale per convertire un buon ricarico lordo in un solido utile netto.


FAQ – Domande Frequenti sulle Percentuali di Ricarico

Cos’è il Ricarico (Markup) e in cosa differisce dal Margine di Profitto?

Il Ricarico (Markup) è la percentuale che aggiungi al tuo costo per determinare il prezzo di vendita (profitto rispetto al costo). Il Margine di Profitto è il profitto espresso come percentuale del prezzo di vendita (profitto rispetto al ricavo).

IndicatoreFormulaEsempio (Costo 100€, Prezzo 150€)
Ricarico (Markup)(Prezzo – Costo) / Costo50%
Margine di Profitto Lordo(Prezzo – Costo) / Prezzo33.33%

Qual è il ricarico minimo accettabile per un’impresa?

Non esiste un “minimo accettabile” universale. Il ricarico minimo deve essere sufficiente a coprire tutti i costi operativi (fissi e variabili) e a generare un profitto netto sufficiente a garantire la sostenibilità e la crescita aziendale. Se un’azienda applica un ricarico basso (es. 10%), dovrà compensare con un volume di vendite molto elevato.

Il ricarico nel commercio al dettaglio è uguale a quello dei servizi?

No. Il commercio al dettaglio (Coefficiente Forfettario 40%) ha spesso ricarichi inferiori e si basa sui volumi di vendita (es. 50%-100% ricarico). I servizi professionali (Coefficiente Forfettario 78%) hanno ricarichi molto più alti (spesso oltre il 200%-300%) perché il costo del bene venduto è principalmente la manodopera e l’esperienza intellettuale, elementi ad alto valore aggiunto.

L’Agenzia delle Entrate può contestare un ricarico troppo basso?

Sì. L’Agenzia delle Entrate può utilizzare il metodo del ricarico come presunzione semplice per accertare un maggior reddito, se il ricarico dichiarato si discosta significativamente (tradizionalmente oltre il 15-20%) dalla media del settore di riferimento (ottenuta da studi o controlli incrociati).


Disclaimer: Le percentuali di ricarico fornite in questo articolo sono stime di mercato e dati fiscali italiani (coefficienti di redditività forfettari), soggetti a variazioni. Si consiglia la verifica con un commercialista o consulente fiscale per l’applicazione specifica al proprio Codice ATECO e contesto aziendale.