Installare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa continua a essere una scelta vantaggiosa anche nel 2025. Grazie a una serie di incentivi e bonus fiscali, l’investimento iniziale per la transizione verso l’energia solare diventa più leggero, permettendo di abbattere i costi in bolletta e contribuire alla sostenibilità ambientale. Vediamo quali sono le principali opportunità per chi decide di passare al fotovoltaico il prossimo anno.

Bonus Ristrutturazione: la via più semplice
La misura più accessibile per chi installa un impianto fotovoltaico è il Bonus Ristrutturazione. Questa agevolazione permette di detrarre dall’IRPEF il 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro. L’installazione di un impianto fotovoltaico rientra a pieno titolo tra gli interventi di manutenzione straordinaria che beneficiano di questo sconto fiscale. La detrazione viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo. È importante notare che per le seconde case l’aliquota di detrazione potrebbe scendere.
Superbonus con aliquota ridotta
Il Superbonus, che ha rappresentato un forte volano per l’efficienza energetica, prosegue nel 2025 ma con un’aliquota ridotta al 65%. L’installazione di un impianto fotovoltaico può rientrare come intervento “trainato”, a condizione che venga eseguito congiuntamente a uno degli interventi “trainanti” di isolamento termico o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale. Resta fondamentale il requisito del miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio.
Reddito Energetico per le famiglie a basso reddito
Una misura di grande valore sociale è il Reddito Energetico. Si tratta di un contributo a fondo perduto destinato alle famiglie con un ISEE basso, che varia a seconda della composizione del nucleo familiare. Questo incentivo mira a favorire l’autoconsumo in contesti di povertà energetica, rendendo l’energia solare accessibile anche a chi non avrebbe la capacità economica per sostenere l’investimento iniziale. I fondi sono ripartiti a livello regionale, con una quota maggiore destinata alle regioni del Sud Italia.
Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): l’energia condivisa
Un’opzione sempre più interessante è quella di entrare a far parte di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER). Le CER sono associazioni di cittadini, imprese ed enti locali che producono, consumano e condividono energia prodotta da fonti rinnovabili. Per chi installa un impianto fotovoltaico all’interno di una CER sono previste tariffe incentivanti sull’energia condivisa, garantite per un periodo di vent’anni. Questo meccanismo non solo permette di ottenere un ritorno economico dall’energia prodotta e non immediatamente autoconsumata, ma promuove anche un modello di consumo energetico più sostenibile e collaborativo a livello locale.
In sintesi, il 2025 offre un ventaglio di possibilità per chi vuole investire nel fotovoltaico domestico. Dalle detrazioni fiscali più tradizionali ai meccanismi di condivisione dell’energia, le soluzioni per ridurre l’impatto ambientale e il costo delle bollette non mancano. È consigliabile valutare attentamente i requisiti di ciascun incentivo per individuare la soluzione più adatta alle proprie esigenze e alla propria situazione immobiliare.

Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.