Ti stai chiedendo se, una volta raggiunta l’età della pensione, avrai diritto a un importo minimo garantito? È una domanda che si pongono in tanti, soprattutto chi ha avuto una carriera lavorativa con contributi discontinui o stipendi non elevati. Capire come si calcola la pensione minima e come simulare il proprio futuro previdenziale è il primo passo per pianificare con serenità i prossimi anni.
Vediamo insieme come puoi farti un’idea di quella che potrebbe essere la tua situazione, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dall’INPS e comprendendo i requisiti necessari.

Che Cos’è la Pensione Minima e a Chi Spetta?
Prima di ogni simulazione, è fondamentale capire di cosa parliamo. La “pensione minima” non è una vera e propria pensione, ma un’integrazione che lo Stato, tramite l’INPS, riconosce a chi ha maturato una pensione molto bassa, inferiore a una certa soglia stabilita annualmente. In pratica, se dal calcolo dei tuoi contributi versati risulta un assegno mensile troppo basso per garantire una vita dignitosa, questo può essere “integrato” fino a raggiungere, appunto, l’importo minimo.
Per avere diritto a questa integrazione, però, non basta avere una pensione bassa. Bisogna soddisfare precisi requisiti:
- Anagrafici e Contributivi: Generalmente, è necessario aver compiuto 67 anni di età e avere almeno 20 anni di contributi versati. Questi sono i requisiti base per la pensione di vecchiaia.
- Requisiti di Reddito: L’integrazione spetta solo se non si superano determinati limiti di reddito personale e, in caso di persona coniugata, anche di reddito di coppia. Questi limiti vengono aggiornati ogni anno. Se i tuoi redditi (esclusa la casa di abitazione) superano una certa soglia, potresti non avere diritto a nessuna integrazione o a un’integrazione parziale.
I Tuoi Alleati per la Simulazione: Gli Strumenti INPS
L’INPS mette a disposizione dei cittadini due strumenti online molto utili per dare uno sguardo al futuro previdenziale. Anche se non ti daranno il calcolo esatto dell’integrazione al minimo, sono il punto di partenza per capire quale sarà l’importo della tua pensione calcolata sui contributi.
- “La mia pensione futura”: La Simulazione su Misura per TeQuesto è lo strumento più preciso. Si basa sulla tua storia contributiva reale, quella registrata negli archivi dell’INPS. Ti permette di ottenere una stima del tuo assegno pensionistico, calcolato in base ai contributi che hai già versato e a una proiezione di quelli che verserai.Come si usa?
- Accedi al sito dell’INPS.
- Cerca il servizio “La mia pensione futura”.
- Autenticati con le tue credenziali: SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
- “Pensami – Simulatore scenari pensionistici”: La Prova Veloce e AnonimaSe non hai a portata di mano SPID o vuoi solo farti un’idea rapida, puoi usare “Pensami”. Questo simulatore non richiede autenticazione e ti permette di capire quando potrai andare in pensione, inserendo manualmente alcuni dati (anno di nascita, inizio contribuzione, etc.).A differenza del precedente, “Pensami” non calcola l’importo della pensione. È però utilissimo per avere un quadro delle diverse opzioni di pensionamento a tua disposizione (pensione di vecchiaia, anticipata, etc.) in base alla normativa vigente.
Come Interpretare la Simulazione in Ottica “Minima”
Una volta effettuata la simulazione con “La mia pensione futura”, avrai in mano un dato fondamentale: la stima della tua pensione contributiva, cioè quella che ti spetta di diritto in base a quanto hai versato.
A quel punto, il ragionamento da fare è questo:
- L’importo simulato è molto basso e si avvicina o è inferiore al trattamento minimo attuale?
- I miei redditi personali (e quelli del mio coniuge, se applicabile) una volta in pensione saranno al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge?
Se la risposta a entrambe le domande è sì, allora hai buone probabilità di essere un futuro beneficiario dell’integrazione al trattamento minimo. L’INPS, al momento della liquidazione della pensione, verificherà d’ufficio la tua situazione reddituale e, se ne avrai diritto, ti riconoscerà l’integrazione per portare il tuo assegno alla soglia minima prevista in quel momento.

Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.