Portare con sé lo smartphone in bagno è un gesto quasi automatico per molti, un modo per sfruttare qualche minuto di pausa. Eppure, questa abitudine apparentemente innocua potrebbe avere conseguenze dirette sulla nostra salute, trasformando un momento di relax in una potenziale fonte di problemi.

Il collegamento tra smartphone ed emorroidi
La vera questione non è tanto l’oggetto in sé, quanto il tempo che ci fa trascorrere seduti sul water. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica PLOS One ha messo in luce per la prima volta una correlazione diretta: rimanere seduti a lungo sul water, assorbiti dallo schermo, aumenta la pressione sulle vene del retto.
Secondo la Dott.ssa Trisha Pasricha, autrice della ricerca, “più a lungo si rimane seduti sul water, peggio è per la salute”. La posizione, infatti, non offre alcun supporto al pavimento pelvico, causando un potenziale rigonfiamento e infiammazione delle vene. I dati dello studio sono chiari: chi usa abitualmente il telefono in bagno ha una probabilità del 46% più alta di sviluppare emorroidi, anche tenendo conto di altri fattori di rischio come dieta e stitichezza.
Non solo emorroidi: i rischi nascosti
Il problema non si limita al fastidio, al prurito o al dolore causato dalle emorroidi, che ogni anno portano a quasi 4 milioni di visite mediche negli Stati Uniti. Una permanenza prolungata e ripetuta può contribuire, nel tempo, a una “disfunzione del pavimento pelvico”, come spiega la Dott.ssa Reezwana Chowdhury della Johns Hopkins University, con possibili conseguenze come incontinenza e peggioramento della stitichezza.
Inoltre, c’è un aspetto igienico da non sottovalutare. Ogni volta che tiriamo lo sciacquone, particelle microscopiche di feci e urina vengono nebulizzate nell’aria, depositandosi su tutte le superfici circostanti, smartphone compreso. Un dettaglio che la Dott.ssa Chowdhury definisce, senza mezzi termini, “piuttosto disgustoso”.
Il verdetto degli esperti è unanime: la permanenza in bagno non dovrebbe superare i 5 minuti. Se l’esigenza fisiologica non si risolve in questo lasso di tempo, è meglio alzarsi e riprovare più tardi. Lasciare il telefono fuori dalla porta è il primo passo per trasformare una cattiva abitudine in una scelta consapevole per il nostro benessere.
Per approfondire l’argomento e conoscere meglio le buone pratiche per la salute intestinale, puoi consultare fonti autorevoli come il portale dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) o i siti specializzati come Humanitas.

Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.