La vita, si sa, è fatta di alti e bassi. E ammettiamolo, a volte, un piccolo aiuto può fare davvero la differenza. Soprattutto quando ci si avvicina a quella fase della vita in cui il lavoro magari si ferma, ma le bollette, quelle no, continuano ad arrivare puntuali. È proprio in momenti come questi che si comincia a guardare con più attenzione a certe forme di sostegno, come la pensione sociale. O forse dovremmo dire, più precisamente, l’assegno sociale? Già, facciamo subito un po’ di chiarezza su questo punto.

Pensione Sociale vs. Assegno Sociale: Mettiamo i Puntini Sulle “i”
Se hai sentito parlare di “pensione sociale”, sappi che è un termine che, diciamo così, ha fatto il suo tempo. È un po’ come chiamare la televisione “scatola magica”: un tempo andava bene, ma ora le cose si sono evolute! Quella che un tempo era nota come pensione sociale è stata sostituita, ormai dal lontano 1996, dall’assegno sociale.
Perché è importante sapere questa cosa? Semplice: se cerchi informazioni, devi cercare il termine giusto. La pensione sociale era una prestazione che aveva una connotazione più legata ai contributi versati, anche se minimi. L’assegno sociale, invece, è una misura di natura assistenziale, il che significa che non dipende dai contributi che hai versato durante la tua vita lavorativa. Dipende piuttosto da un principio di solidarietà sociale: lo Stato ti aiuta se ti trovi in una situazione di bisogno economico e non hai redditi sufficienti. Capito la differenza? È sottile, ma cruciale per capire a chi spetta e perché.
I Requisiti Che Contano Davvero per l’Assegno Sociale 2025
Bene, ora che abbiamo chiarito il nome, entriamo nel vivo della questione: chi può davvero mettere le mani sull’assegno sociale nel 2025? Non è complicato come una quadratura del cerchio, te lo assicuro, ma ci sono dei paletti ben precisi. Eccoli qui, spiegati in modo semplice.
Il Traguardo dei 67 Anni: Non È Un’Età a Caso!
Il primo requisito, e forse il più ovvio, è l’età. Per poter richiedere l’assegno sociale nel 2025, dovrai aver compiuto almeno 67 anni. Ti starai chiedendo: “Perché proprio 67?”. Beh, quest’età è legata all’età per la pensione di vecchiaia nel nostro sistema previdenziale, un’età che, tra l’altro, si adegua all’aspettativa di vita. Insomma, è un’età che tiene conto di quando, statisticamente parlando, la maggior parte delle persone smette di lavorare.
Vivere Qui, Proprio in Italia: La Residenza Conta!
Non basta aver compiuto gli anni, eh. Devi anche dimostrare di aver vissuto in Italia in modo stabile e continuativo. Parliamo di residenza effettiva e ininterrotta per almeno dieci anni. Attenzione: questi dieci anni devono precedere immediatamente la data della domanda. Non vale, per intenderci, aver vissuto qui per dieci anni da giovane e poi essersene andati per vent’anni per poi tornare. L’obiettivo è supportare chi ha radicato la propria vita qui.
Cittadinanza: Chi Può Richiederla?
Questo è un punto importante. L’assegno sociale non è solo per i cittadini italiani. Certo, se sei italiano, nessun problema. Ma la platea è più ampia:
- Cittadini dell’Unione Europea (UE) e dello Spazio Economico Europeo (SEE), e anche i cittadini svizzeri, se sono iscritti all’anagrafe del comune di residenza.
- Cittadini extracomunitari che siano in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (la vecchia “carta di soggiorno”, per capirci).
- Rifugiati politici e i titolari di protezione sussidiaria.
Insomma, l’idea è includere chi, pur non essendo nato qui, ha costruito la propria vita e il proprio futuro nel nostro Paese.
Il Nodo Cruciale: Il Reddito, Quello Che Fa La Differenza
Ecco, questo è il punto su cui molti si arrovellano: il reddito. L’assegno sociale, come detto, è per chi è in uno stato di bisogno. Ciò significa che i tuoi redditi, e se sei sposato anche quelli del tuo coniuge, non devono superare determinate soglie.
Queste soglie vengono stabilite e aggiornate ogni anno. Per il 2025 avremo cifre precise, ma possiamo già darti un’indicazione basata sull’andamento attuale:
- Se sei single, il tuo reddito personale annuale non dovrà superare un certo limite (che si aggira intorno all’importo annuo dell’assegno sociale).
- Se sei coniugato, la somma dei redditi tuoi e del tuo coniuge dovrà rientrare in un limite ben più alto, perché si considera il nucleo familiare.
E attenzione: nel calcolo del reddito rientrano parecchie cose, non solo la pensione o lo stipendio! Ci sono pensioni di ogni tipo, rendite, redditi da fabbricati (anche l’immobile in cui abiti, se non è la tua prima casa!), e perfino alcune indennità di accompagnamento parziali o le pensioni di guerra esenti da IRPEF. Insomma, l’INPS (l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, che gestisce la cosa) guarda proprio tutto per capire se hai davvero bisogno di un aiuto. È una verifica approfondita, non un semplice “colpo d’occhio”.
Non Solo Requisiti: Cosa Devi Sapere Ancora
Ok, hai i requisiti? Ottimo! Ma ci sono altri dettagli importanti da conoscere.
L’Importo: Quanto Mi Danno?
L’importo dell’assegno sociale non è fisso per tutti. Dipende, ancora una volta, dal tuo reddito e da quello del tuo coniuge. Se il tuo reddito è pari a zero, riceverai l’assegno “pieno”. Se invece hai dei redditi, ma rientri comunque nelle soglie, l’assegno sarà ridotto fino a raggiungere la soglia massima consentita. È un po’ come un vaso che si riempie: se hai già qualcosa, si aggiunge solo quello che manca per arrivare al massimo.
La Domanda: Come Si Fa ‘Sta Cosa?
Non ti preoccupare, non è come compilare la Dichiarazione dei Redditi per la NASA! Puoi presentare la domanda all’INPS in diversi modi: online, se hai lo SPID o la CIE; oppure, la soluzione più comoda per molti, rivolgendoti a un CAF (Centro di Assistenza Fiscale) o a un Patronato. Loro sono esperti, ti aiuteranno a compilare tutti i moduli e a non fare errori. Non ci pensare due volte, un piccolo aiuto da loro ti salva un sacco di tempo e grattacapi!
Compatibilità: Posso Lavorare e Prenderla?
Questa è una domanda frequente. L’assegno sociale è compatibile con l’attività lavorativa, a patto che i redditi che ne derivano non superino le soglie che abbiamo visto. Non è un “o questo o quello”, ma piuttosto “questo, se non superi un certo limite con quello”. Insomma, non è un incentivo a non lavorare, ma un sostegno per chi, pur lavorando magari poco o con redditi bassi, ha bisogno di un’integrazione.
Non Aspettare l’Ultimo Minuto!
La pensione sociale, o meglio, l’assegno sociale, è una risorsa preziosa per tantissime persone. È una rete di sicurezza, un piccolo ammortizzatore che lo Stato mette a disposizione per garantire un minimo di dignità a chi si trova in condizioni economiche difficili, specialmente in età avanzata.
Il consiglio più importante che posso darti? Non aspettare l’ultimo minuto per informarti! Se pensi di avere i requisiti, o se qualcuno che conosci potrebbe averli, non esitare a rivolgerti a un CAF o a un Patronato. Loro sapranno darti tutte le informazioni aggiornate per il 2025, calcolare con precisione i tuoi redditi e guidarti passo passo nella presentazione della domanda. Dopotutto, in Italia, per fortuna, non siamo soli di fronte alle difficoltà. Ci sono risorse, basta saperle cogliere. E tu, hai già verificato se potresti rientrare in questa misura? Magari è un aiuto che ti aspetta.

Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.