Vivere in un condominio significa far parte di una comunità, una comproprietà forzosa in cui la libertà individuale si deve armonizzare con le esigenze collettive. Conoscere i propri diritti e doveri, stabiliti dal Codice Civile e dal regolamento condominiale, non è solo una questione di buona educazione, ma il fondamento legale per una convivenza serena e per la tutela del proprio investimento immobiliare.

Il Contesto Normativo: Le Fonti delle Regole
La vita condominiale è disciplinata principalmente da due fonti:
- Il Codice Civile: Gli articoli dal 1117 al 1139 (e successive modifiche, come la Riforma del Condominio del 2012) stabiliscono i principi generali, i diritti e gli obblighi inderogabili per tutti i condomini in Italia.
- Il Regolamento di Condominio: È la “legge interna” del palazzo. Specifica le modalità d’uso delle parti comuni, la ripartizione delle spese e le norme di comportamento. È obbligatorio negli edifici con più di dieci condòmini.
I DIRITTI FONDAMENTALI DEL CONDÒMINO
Ogni condòmino gode di una serie di diritti che gli permettono di utilizzare al meglio la sua proprietà e le parti comuni.
1. Diritto sulla Proprietà Privata
È il diritto più ovvio: ogni condòmino ha il pieno ed esclusivo godimento del proprio appartamento, garage o cantina. Può apportare modifiche interne, purché non pregiudichino la stabilità, la sicurezza o il decoro architettonico dell’edificio e non arrechino danno alle parti comuni o ad altre proprietà private.
2. Diritto all’Uso delle Parti Comuni
Secondo l’articolo 1102 del Codice Civile, ogni condòmino può usare le parti comuni (scale, ascensore, cortile, tetto, etc.) a condizione che:
- Non ne alteri la destinazione d’uso (es. non può trasformare un’aiuola in un parcheggio privato).
- Non impedisca agli altri condòmini di farne parimenti uso.
Ciò significa, ad esempio, poter installare un condizionatore sulla facciata o un’antenna sul tetto, sempre nel rispetto del decoro e dei diritti altrui.
3. Diritto di Partecipare e Votare in Assemblea
L’assemblea è l’organo decisionale del condominio. Ogni condòmino ha il diritto di:
- Essere convocato a tutte le assemblee.
- Partecipare alla discussione su tutti i punti all’ordine del giorno.
- Esprimere il proprio voto, il cui peso è proporzionale al valore della sua proprietà (i cosiddetti millesimi).
4. Diritto di Impugnare le Delibere Assembleari
Se un condòmino ritiene che una delibera sia contraria alla legge o al regolamento di condominio, ha il diritto di impugnarla davanti a un’autorità giudiziaria. L’impugnazione deve avvenire entro 30 giorni dalla data della delibera (per i presenti astenuti o dissenzienti) o dalla data di comunicazione del verbale (per gli assenti).
5. Diritto di Visionare i Documenti Condominiali
Ogni condòmino ha il diritto di prendere visione ed estrarre copia (a proprie spese) di tutti i documenti relativi alla gestione del condominio (es. bilanci, fatture, contratti, estratti conto) facendone richiesta all’amministratore.
I DOVERI IMPRESCINDIBILI DEL CONDÒMINO
Ai diritti corrispondono specifici doveri, il cui rispetto è essenziale per il corretto funzionamento del condominio.
1. Pagare le Spese Condominiali
È l’obbligo principale. Ogni condòmino deve contribuire alle spese necessarie per la conservazione e il godimento delle parti comuni (manutenzione, pulizia, utenze, compenso dell’amministratore). La ripartizione avviene in base alle tabelle millesimali. Il mancato pagamento può portare a un’azione legale da parte del condominio (decreto ingiuntivo).
2. Rispettare il Regolamento di Condominio
Ogni condòmino è tenuto a rispettare le norme contenute nel regolamento. Questo include il rispetto degli orari di silenzio, il corretto conferimento dei rifiuti, le regole sull’uso del cortile e il mantenimento del decoro dell’edificio.
3. Non Danneggiare le Parti Comuni
È vietato compiere azioni che possano danneggiare o compromettere le parti comuni. Questo dovere si estende alla manutenzione della propria unità immobiliare: un condòmino è responsabile per i danni causati alle parti comuni o ad altri appartamenti a causa di una sua negligenza (es. infiltrazioni d’acqua dal proprio bagno).
4. Consentire l’Accesso alla Proprietà Privata
Sebbene la proprietà privata sia inviolabile, il condòmino ha il dovere di consentire l’accesso al proprio appartamento qualora sia necessario per eseguire lavori di manutenzione o ispezione di impianti o strutture comuni che vi transitano (es. colonne di scarico, travi portanti).
Il Bilanciamento: Vivere in Armonia
La chiave della vita condominiale è l’equilibrio. Il proprio diritto finisce dove inizia quello altrui. Conoscere queste regole fondamentali, dialogare con i vicini e partecipare attivamente alla vita condominiale sono i presupposti per una convivenza pacifica e per la valorizzazione del bene comune.
Fonti Autorevoli e Approfondimenti
Per una consultazione diretta delle norme e per ulteriori approfondimenti, si consiglia di fare riferimento alle seguenti fonti ufficiali:
- Codice Civile – Capo II “Del condominio negli edifici” (Art. 1117 – 1139): La fonte normativa primaria che regola la materia.
- Disposizioni per l’attuazione del codice civile (Art. 61 – 72): Contengono norme pratiche e dettagliate sulla vita condominiale.
- Legge 11 dicembre 2012, n. 220 (“Riforma del Condominio”): La legge che ha modificato e aggiornato in modo significativo la disciplina del condominio.
- ANACI – Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari: Offre approfondimenti e materiale informativo sulla gestione condominiale.

Giornalista e analista, scrive di economia italiana, innovazione e imprese. Appassionato di tecnologia e finanza, racconta il presente e il futuro delle aziende che fanno muovere il Paese.